La collezione degli orologi dedicati da Ulysse Nardin ai grandi velieri del passato, si è arricchita di un nuovo esemplare. Un automatico che sul quadrante in smalti policromi ritrae la nostra Amerigo Vespucci.
I Diver di Ulysse Nardin, presentati in marzo a Baselworld, sono stati nuovamente progettati e ridisegnati. Con nomi diversi si indirizzano al pubblico maschile, Marine Diver, e a quello femminile, Lady Diver. La nuova edizione del Diver maschile è sub a 300 metri, come attestato dalla foto a lato, quella femminile si ferma a 100 metri.
Il mese scorso, in attesa di gennaio quando, secondo il Calendario Cinese, sarebbe iniziato l’anno-del-cavallo, soloPolso ha pubblicato alcuni orologi con soggetti equestri sul quadrante. Realizzati con la tecnica dello smalto champlevé, una specializzazione che in tempi lontani ha fatto grande l’orologeria ginevrina e che adesso solo poche Maison sono in grado di eseguire. Quadranti di segnatempo che fanno parte delle collezioni Metiers d’Art e che sono opera di abilissimi artisti-artigiani.
Sabato ho scritto della nuova campagna di Morellato che ha per sfondo Venezia, ma la Serenissima ha avuto molti rapporti diretti con gli orologi. A partire dall’orologio della Torre di san Marco con i Mori, che battono sulla campana, e dal carosello degli automi che si può vedere solo in speciali occasioni. Realizzato nel 1547 questo complicato segnatempo è stato restaurato più volte e nella Prima Guerra Mondiale fu anche disattivato. Nel 1996 il Comune decise di fare un restauro completo e Beppe Ambrosini, allora brand manager Piaget in Italia, convinse la Maison a esserne sponsor.
La storia dell’indipendenza americana rivive sul quadrante di un classico automatico Ulysse Nardin equipaggiato con il Calibro UN815 certificato cronometro.
Martedì 28 maggio ho pubblicato nella Tecnica i procedimenti necessari per dipingere con gli smalti. Fra le illustrazioni, una l’ho dedicata alla Marca di Le Locle con alcuni passaggi sul quadrante per arrivare al dipinto completo di un antico veliero.
La parola smalti si presta a immagini diverse. Per molte donne è una miriade di boccettine, ma se si occupano di orologi allora il primo pensiero va a un quadrante variopinto. Questa foto riassume le due ipotesi affiancando boccette di smalto a un prezioso orologio: entrambe sono Chanel; il quadrante Coromandel si ispira ai paravento in lacca cinese, che Mademoiselle Cocò amava molto, la lunetta è tempestata di diamanti.
Come è noto il 2013 per la cultura cinese è l’anno dedicato al serpente, uno dei dodici animali, veri o mitologici, che formano il calendario ripetendosi al termine di ogni ciclo.
Il serpente arriva dopo il Dragone, che è stato il simbolo del 2012, e che è stato riprodotto su sculture e quadranti di moltissimi orologi da polso o da tavolo nelle più diverse tecniche, dall’incisione allo smalto, dalla pittura all’incastonatura di pietre più o meno preziose e anche per diversissime fasce di mercato.
Per il simbolo del 2013 sicuramente Bulgari è partito in pole-position perché sin dal secolo scorso ha realizzato bracciali nella collezione Serpenti, che poi si è tramutata anche in una collezione di orologi non solo in oro o di alta gioielleria, ma anche in acciaio con o senza diamanti e con il famoso bracciale a spire che si avvolge morbidamente una o più volte intorno al polso. Alla fine del 2012 per la scenografica decorazione natalizia dei negozi Bulgari a New York, Tokyo e Roma sono stati scelti due luminosi serpenti intrecciati.
Quest’anno anche altri marchi di orologi hanno scelto il serpente per i loro segnatempo, ma quasi sempre nel target vicino alla gioielleria, così trovo davvero divertente la scelta fatta da ToyWatch.
La collezione ToyViper è stata pensata come omaggio alla Cina e al suo vasto mercato, ma anche – come dice la presentazione – alle “donne passionali e maliziose”. Sei le versioni cromatiche con tinte moda per il cinturino a spire in morbido silicone e quadranti bianchi o neri; ovviamente movimenti al quarzo.
Tornando invece all’alta orologeria è stata Ulysse Nardin a proporre in questi giorni un modello dedicato al sesto animale del calendario cinese. Il quadrante è opera della Donzé Cadrans, azienda specializzata anche negli smalti, acquisita nel 2012 da Ulysse Nardin. Lavorato con smalti champlevées (una tecnica che pochi maestri sanno applicare, creando nell’oro piccole celle riempite poi con smalti policromi) il quadrante è poi cotto in forno ad altissima temperatura, raffreddato e lucidato ottenendone splendidi effetti cromatici. Il serpente, dove prevalgono toni di azzurro e verde, leva le sue spire da un letto di foglie e sembra pronto all’aggressione. La cassa dell’orologio è in oro rosa; il movimento automatico ha ottenuto il certificato di cronometro; l’edizione è limitata a 88 esemplari.
Realizzato in 99 esemplari Stranger in the Night è stato presentato durante un Gala a Zurigo, dall’artista Dieter Meier in duplice veste: padrino della Techno-music e ispiratore di questo nuovo segnatempo che unisce musica e tecnica orologiera.
Meier è stato anche un grande amico di Rolf Schnyder e azionista della cordata che l’imprenditore orologiero aveva promosso per far rinascere negli anni Ottanta la storica Marca di Le Locle.
All’evento era a fianco di M.me Chai Schnyder, presidente di Ulysse Nardin e di Ludwig Oechslin, da sempre il mago dei movimenti complicati realizzati dalla Maison a partire dagli astronomici.
Per Stranger in the Night, che continua la tradizione della Marca con le ripetizioni minuti e le sonerie a cattedrale, sono stati necessari cinque anni di studio ed esperimenti.
Si può ascoltare l’indimenticabile canzone del 1966, resa celebre da Frank Sinatra, sia a richiesta premendo il pulsante a ore 10, sia al passaggio di ogni ora (ma si può anche attivare il silenziatore). A differenza di quanto accade generalmente nei segnatempo per selezionare le funzioni, non si estrae la corona ma si preme il pulsante che vi è inserito.
Naturalmente nel movimento, il Calibro UN690 a carica automatica e con 64 rubini, sono presenti molto componenti che hanno visto Ulysse Nardin iniziare per primo lo studio e l’applicazione del silicio, qui impiegato per scappamento, ancora e spirale.
La cassa in oro rosa ha un diametro di 45 millimetri; sul quadrante la data, indici in cifre romane, piccoli secondi alle sei e la complicazione musicale su un disco che ruota e che si riallaccia alla tradizione delle scatole-musicali.
Questa anteprima sarà senza dubbio una delle novità più interessanti fra quelle che la Marca di Le Locle ha preparato per l’appuntamento di Baselworld 2013. Il fatto di non averla coperta con l'”embargo” sino all’inaugurazione del Salone, fa pensare che non sarà l’unica. Forse la scelta di una canzone e non di un pezzo di musica classica la pone in un comparto diverso dal solito, smitizzando le difficoltà tecniche e portando il modello a un pubblico magari più giovane, anche se sempre provvisto di notevoli disponibilità economiche.