Per l’Asta Only Watch a Montecarlo era facile pensare che Montblanc avrebbe scelto un segnatempo della collezione dedicata all’indimenticabile principessa Grace, invece nulla di tutto ciò. Il segnatempo ideato per sostenere la ricerca medica contro la distrofia muscolare è quanto di più tecnico e maschile si possa pensare. Infatti è un esemplare unico del Nicola Rieussec Rising Hours dedicato a Monaco con un colore nero profondo illuminato da bagliori di oro rosso.
La marca francese, che partecipa anche quest’anno a Only Watch, ha proposto un set completo di sei orologi che ha realizzato nel 2012 e nel 2013 per Baselworld.
Per l’evento li ha riuniti in un cofanetto speciale che li accoglie in sequenza per faciitarne la scelta.
L’antico marchio francese è stato fatto rivivere nel 2002 da David Zanetta e Denis Flageollet. In questo decennio sono state depositate 9 richieste di brevetto realizzando 17 innovazioni mondiali e 16 movimenti di Manifattura per una produzione elitaria destinata a esperti collezionisti. Nel 2013 partecipa all’asta di Montecarlo a favore della ricerca medica per curare malattie terribili come la distrofia muscolare e il management della Marca (da due anni la carica di CEO è stata affidata a Pierre Jacques) ha scelto un segnatempo icona e dal nome emblematico: Skybridge.
La Backes&Strauss, fondata a Londra nel 1798, data che le assicura la primogenitura fra le aziende che trattano diamanti, ha tagliato e commercializzato in oltre due secoli splendide pietre da trasformare in altrettanto favolosi gioielli. In epoche recenti è entrata anche nel mondo degli orologi nel gruppo di Franck Muller, prendendo parte a Watchland con diverse collezioni di orologi-gioiello.
Il marchio ginevrino partecipa per la seconda volta all’asta benefica di Montecarlo per la raccolta di fondi da destinare alla ricerca medica sulla distrofia muscolare. E fra le possibilità che gli si offrivano ha scelto un tema poetico e con risvolti universali. Infatti per il quadrante del Galet Classic, realizzato in un esemplare unico, Laurent Ferrier ha personalmente disegnato una colomba. Ai piccoli secondi lo stemma del Principato e il contorno della sua geografia, tono su tono.
La passione per i quadranti con preziosi dipinti in smalto o lavorati accuratamente a guillochage, ha spinto Oliver Ebstein, nuovo CEO di Chronoswiss ad aprire a Lucerna un laboratorio per queste due specializzazioni dei mestieri d’arte nella fascia più alta dell’orologeria.
L’esemplare che la Marca offre all’asta Only Watch è quindi il risultato dell’ingegno e dell’abilità degli artigiani-artisti che lavorano in Svizzera e dei maestri orologiai che fanno parte dello stabilimento a Monaco di Baviera.
Per l’offerta di orologi pezzi unici o numeri zero di edizioni limitatissime, che concorrono ad aiutare l’opera benefica dell’Associazione monegasca nel campo della ricerca medica, Maurice Lacroix ha scelto una versione unica, sotto il profilo cromatico, del suo più recente successo. Quel Masterpiece Seconde Mysterieuse, che con i piccoli secondi misteriosi e l’intrigante spostamento delle lancette è un rebus per tutti gli appassionati di tecnica orologiera, siano più o meno esperti orologiai, ma comunque non dotati di quella fantasia creativa che ha portato alla realizzazione di questa complicazione.
Per l’Asta di Monaco a favore della ricerca sulla distrofia muscolare, Patek Philippe ha voluto realizzare un esemplare, inedito e unico, di un cronografo, che unisse tradizione e modernità.
La cronografia rattrappante, abbinata in questo esemplare all’indicazione del Calendario Perpetuo, è uno degli esempi della più classica e alta orologeria meccanica.
L’automatico, con certificato di cronometro del COSC, che Ulysse Nardin ha offerto per l’asta benefica Only Watch, in aiuto alla ricerca medica sulla distrofia muscolare, presenta più di un richiamo alla storia ultracentenaria della Maison di Le Locle.
Per l’asta benefica di Montecarlo a favore della ricerca contro la distrofia muscolare di Duchenne, Girard-Perregaux offre quest’anno un cronografo sportivo. Fondata nel XVIII secolo La Maison di La Chaux-de-Fonds ha sempre realizzato modelli classici, ma con questo cronografo ha imboccato una nuova strada sia per i materiali sia per l’impiego dei colori.
