E sono 88! una cifra rispettabile che non credevo di raggiungere. A 11 anni un eminente cardiologo disse che, negli anni a venire, con il mio cuore avrei dovuto stare attenta; in pratica niente sport, niente matrimonio, niente figli…però anche i luminari sbagliano; il medico di famiglia disse: proviamo a togliere le tonsille… il cuore guarì e dopo sposata sono nati Paola e Lorenzo. Da ragazza ero nella pre-agonistica femminile al Rifugio Livrio e in Valtellina con il marito-collega, abbiamo ideato i Mondiali di sci e pubblicato quello che, forse, è stato il primo network lombardo di giornali (copriva Bormio, Livigno e la Valfurva, mentre i suoi fratelli, con pagine differenziate, si occupavano dell’Aprica e della Valmalenco). Ho sempre guidato la macchina, sono stata una delle guide sicure femminili della rivista Quattroruote, prendendo parte a iniziative promozionali ideate dal direttore, Gianni Mazzocchi (la Milano-Roma-Napoli-Milano sull’Autostrada del Sole non ancora tutta aperta al traffico, una staffetta in cui le ragazze si alternavano alla guida di nuove Fiat 600 “rigorosamente di serie”, anche se Madaro, caporedattore della rivista aveva commentato a bassa voce “sì e Gesù Bambino è morto di raffreddore”; il Passo dello Stelvio da Bormio a Trafoi e ritorno, a tutto gas, con una Primula). Con mio marito facevamo anche gare di regolarità con la nostra Fiat 600 – truccata da un meccanico detto “Veloce” – su strade sterrate che avrebbero terrorizzato mia mamma invece tranquilla perché si trattava di “regolarità”. Dai motori agli orologi con movimento meccanico il passo è stato naturale, anche se ci sono stati lunghi intermezzi con le roulotte e la motonautica. Dal 1987 al 2012 sono stata per 26 anni Direttore Responsabile della rivista bimestrale orologi da POLSO e, dopo la sua chiusura, ho aperto in rete nel 2013 soloPolso, dove sono libera di scegliere e scrivere quello che voglio; quindi mi diverto (ma mi tengo anche occupata su un argomento che mi piace). Ho incontrato e intervistato molti Grandi dell’orologeria (tra i tanti: Philippe Stern e suo figlio Thierry, Antoine Preziuso, Vincent Calabrese, J.C.Babin prima CEO di TAG Heuer e poi di Bvlgari, Fawaz Gruosi proprietario di De Grisogono, Karl Friedrich Scheufele copresidente di Chopard, Hannes Pantli CEO di IWC, Georges Kern CEO di IWC e poi comproprietario di Breitling, Michel Parmigiani, F.P.Journe, Maximilian Busser, J.C.Biver e con questo ebbi un divertente scambio di lettere; nel 1989 con toni seccati si lamentò perché non avevo ancora scritto di Blancpain “il più antico marchio orologiero” e mi mandò dei ritagli di giornali italiani, peccato che la produzione fosse stata a lungo interrotta, mentre quella di Vacheron Constantin non si è mai fermata, ma, soprattutto, perché su tutti i ritagli c’era il filetto che allora distingueva l’inserzione pubblicitaria a pagamento… tra quelli che ci hanno prematuramente lasciato ricordo Gino Macaluso, Claude Proellochs, Nicholas G,Hayek Oggi molte delle aziende sono guidate da nuove generazioni perché l’orologeria è tuttora vivace e piena di sorprese. A proposito di gioventù nella foto sotto la testata avevo solo 75 anni, oggi sono diversa; colpa della pandemia, che ci ha rubato due anni di vita e di qualche inevitabile acciacco alle giunture (mia figlia mi tiene sotto una campana di vetro come le antiche pendole) ma spirito e cervello sono ancora quelli di un tempo. Grazie per gli auguri arrivati da molti giovani amici (dI coetanei ne sono rimasti pochi, purtroppo). così arrivederci al 2023 o per i 90. Nel frattempo, buona lettura su soloPolso con gli insuperabili e affascinanti oggetti del tempo che passa. |
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