Nel 2002 a Basilea per il Dossier Orologi della Stampa, insieme al mio collega preferito (sposato nel ’59), ho intervistato per la prima volta François Paul Journe, grande maestro orologiaio francese trapiantato in Svizzera. Era da poco nato suo figlio e mentre spiegava il concetto della “risonanza” che garantiva la massima precisione dell’orologio, ogni tanto lanciava uno sguardo al piccolo e uno all’orologio perché aveva un successivo incontro con un cliente.