Il nuovo stand Chanel ha triplicato la superficie, ma i 1.580 mq su tre livelli sono ancora pochi per il numero di visitatori. L’architetto americano Peter Marino lo ha ideato nei colori preferiti da Mademoiselle Cocò: una base nera in alluminio e un luminoso monolite bianco. In una vetrina giocosa un trenino gira e quando torna in primo piano fa aprire le scatole, rigorosamente bianche dei J12, dove sono adagiate le novità 2013. O almeno una parte di queste. Leggi tutto
Tag: Chanel
Imperdibili a Baselworld
Ho raccolto sul mio Diario alcune annotazioni mettendo anche degli appunti fotografici per ricordare cosa devo assolutamente vedere a Baselworld: dal Palace alla Halle 1.0 (o anche 1.1 e 2.2 vista la rivoluzione nella dislocazione degli stand). Ecco la lista degli “imperdibili” e non sono certo tutti: alcuni, soprattutto dei Marchi più gettonati, saranno svelati o completati magari solo poche ore prima dell’inaugurazione, di altri c’è “embargo” per le foto fino all’inaugurazione di Baselworld e poche cose sono vincolanti come quella parolina.
Notizie da Milano
Fuori Salone: più di 400 gli eventi organizzati in aprile nella città capitale di mobili, design, moda e anche gli orologi sono stati coinvolti nella kermesse. Con prototipi o icone dell’arredamento (Rolex Leggi tutto
Look e tecnica a braccetto
Quando la maestrìa di grandi orologiai si sposa all’eleganza storica di un marchio, si può arrivare a un giusto equilibro fra due esigenze ben distinte. Secondo me questo traguardo è stato raggiunto dal modello Première che Chanel ha affidato a Giulio Papi e al suo team, per realizzare, l’anno scorso, un Tourbillon eccezionale.
Il movimento di forma si inserisce nella cassa rettangolare (mm 28,5×37) più grande di quella tradizionale e che su lunetta e carure è impreziosita da 184 rubini baguette per oltre 14 carati e da 34 brillanti. Il Calibro ideato da Papi focalizza l’attenzione sul tourbillon, la cui gabbia e decorata con i petali della camelia, il fiore preferito di Cocò, che qui indicano i secondi. Il movimento è a carica manuale.
A parte le difficoltà tecniche legate al movimento, vanno ricordate anche le quasi 250 ore che hanno impiegato i maestri gioiellieri per l’incastonatura delle pietre. Meno esclusivo, ma sempre nel campo degli orologi da sognare o ammirare come opere d’arte, il modello incastonato solo con purissimi diamanti.