Qualche modifica c’è stata nella “piazza Swatch” – così era definito in passato lo spazio occupato dai marchi del Gruppo di Bienne – che ha accolto Glashütte Original, Jaquet Droz e le vetrine delle boutique Tourbillon, ma si è allargata anche ai viali adiacenti dove sono arrivati Rado, Calvin Klein, Tissot, Longines, Mido, Certina, Balmain, Hamilton, Rado; mentre in quello di accesso: Blancpain e Breguet sembrano due sentinelle all’ingresso di un castello.
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Blancpain carrousel volant 1′
Nella sezione della Tecnica avevo scritto del Carrousel o carosello, prendendo lo spunto dalla mostra (pubblicata anche su Facebook) del Blancpain Carrousel Volant un minuto. Evento organizzato in aprile da Pisa a Milano, per presentarlo alla stampa, agli amici degli orologi (quando si parla di clientela orologiera si arriva presto a un rapporto di stima e amicizia) e poi aperto a tutti gli appassionati della bella orologeria. Nell’esposizione anche un legame con il Salone del Mobile: la poltrona Carrousel, prototipo ideato da Se77 e realizzato da Meritalia.
Questa la scheda di un automatico che vede alle sue spalle l’ingegno sbrigliato di Vincent Calabrese, napoletano “prestato alla Svizzera” che, dopo essere stato un indipendente, ha lavorato da Blancpain, tornando ad essere libero professionsta. Il bilanciere è al centro della gabbia la cui velocita di rotazione è controllata da un sistema esclusivo. I componenti sono 262, i rubini 36, il bilanciere è a vite e la spirale piatta, 21.600 le A/h. A ore 10 sotto l’ansa, premendo un pulsante, si regola la data (brevetto della Maison). Sul quadrante si vede la componentistica; alle 12 da una grande finestrella si ammira la gabbia del Carrousel che indica anche i secondi; alle 6 la riserva di carica (100 ore) con i segni <+> e <->; alle 9 la data indicata da una doppia lancetta. La cassa in platino ha un ø di mm 43,5 ed è in platino anche la fibbia deployante, la corona è personalizzata.
Blancpain da Pisa
Pochi giorni fa nella pagina della tecnica ho scritto alcune note sul Carrousel o carosello. Avevo preso lo spunto dalla mostra che a Milano Pisa stava organizzando in via Pietro Verri, per presentare il 9 aprile alla stampa e agli amici dell’orologeria (quando si parla di clientela orologiera si arriva presto a un rapporto di stima e amicizia) la prima mondiale del Blancpain Carrousel Volant 1 minuto in platino e con altre complicazioni.
Più semplice del tourbillon che ormai va per la maggiore e che, come ha sempre detto Vincent Calabrese, non è una complicazione, ma complica la vita dell’orologiaio, il Carosello è anche meno costoso, anche se si parla sempre di cifre di tutto rispetto. A proposito di Caroselli, tra i ricordi di alcuni anni or sono c’è anche un Carrousel ideato da una giovane orologiaia, Carole Forestier, oggi ai vertici tecnici da Cartier, che fu premiata per la sua realizzazione da Ulysse Nardin, ma che, se non sbaglio, ruotava in un tempo maggiore.
Carrousel o carosello
Lo scappamento a carosello, più semplice da realizzare e meno costoso di quello a tourbillon, come il fratello “nobile” è nato nel XIX secolo per gli orologi da tasca; entrambi cercavano di annullare l’influenza della gravità terrestre sulla precisione degli orologi. Non è facile spiegare a chi non è un orologiaio la differenza fra i due .