24 aprile: qualche minuto di battaglia con il nuovo Ipad (Olivetti lettera 22 e Apple GBook dove siete?) poi scorrendo sul video le novità preparate dall’ottimo Darwel, l’Ufficio stampa degli espositori svizzeri, sembra che, orologi esposti al Palace a parte, non ce ne saranno di davvero eccezionali. Patek Philppe, che si sta preparando al 175° aniversario nel 2014, per ora punta su una rivisitazione dei Calatrava automatici con lunetta liscia e su un Gondolo manuale 8 gg day-date istantaneo, riserva di carica. Top secret fino al pomeriggio Rolex.
BASELWORLD in cifre
Presa dall’entusiasmo, prima della partenza ho scritto 130.000 visitatori a Basilea, oggi i comunicati ufficiali della fiera si tengono prudentemente sui 100.000, mentre sono in aumento i giornalisti: 3.500 da 70 nazioni. La superficie espositiva di 141.000 mq vede vari stand, dal più piccolo, 6mq a quello di 1.625mq (l’arena degli Swatch!); la lunghezza totale degli stand arriva a 21 km: consigliabili quindi scarpe comode e tacchi bassi.
Ventisei volte Basilea
Sono andata a Basilea per la prima volta nel 1988. Sembrava molto distante da Milano, così partimmo la sera fermandoci a dormire sul lago di Lucerna. L’anno, dopo partiti all’alba, arrivammo più che in tempo… La Fiera era interessante, un po’ caotica e non bella. Le Halle erano vecchie (l’ingresso era una storica stazione); bar e ristoranti offrivano wursteln e crauti, così si ammirava un Cartier in mezzo a profumi non certo parigini. Dopo qualche anno, in brevissimo tempo smantellata e ricostruita in vetro e cemento, la Fiera divenne un Salone, anzi Baselworld, mantenendo però l’ingresso ottocentesco.
Primavera Binda Group
Seiko, Vetta, Breil, Hip Hop, Lorus, Love Moschino, Moschino Teen, Chronotech e Kenneth Cole New York sono i marchi distribuiti su licenza o di proprietà di quella che è stata la prima azienda milanese a occuparsi di orologi dall’ormai lontano 1904.
Laurent Ferrier a Milano
Meissen Italia, dopo aver siglato un accordo o con Laurent Ferrier lo ha invitato a Milano per la presentazione del segnatempo che ad una pregevole tecnica, affianca anche il prestigio del quadrante dipinto a mano dalla Marca di Sassonia.
Le “sorprese” di Baselworld
I bambini (e non solo) a Pasqua vorrebbero rompere subito l’uovo di cioccolato per vederne la sorpresa. Pensavo a questo guardando le anteprima dei Marchi che espongono in Fiera: uova di Pasqua con belle sorprese, anche se le più importanti vengono svelate solo all’inaugurazione. A costo di sembrare irriverente si potrebbe immaginare Baselworld come una bella pasticceria con tante uova nelle confezioni più vivaci, pronte per essere scartate.
Halda lo svedese
Pochi anni fa a Basilea fu presentato un orologio svedese e andai alla conferenza stampa spinta solo dalla curiosità del paese di origine. Pensavo infatti a un marchio nuovo e a un’impresa attirata dal business delle lancette. Ma la realtà era molto diversa.
L’oggetto del cuore
A Milano il Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci dedica il 4 e 5 maggio agli oggetti storici esposti nelle sale e anche a quelli conservati nei depositi che il grande pubblico normalmente non vede. Molti i programmi dedicati ai più piccoli per avvicinarli ad un ricco passato che comprende anche navi, aerei e locomotive.
Savoir-faire in Germania
Grieb&Benzinger sono maestri orologiai tedeschi specializzati nell’arte dello squelette. Riescono a trasformare platine, ponti e altri componenti di un movimento, in una scultura traforata.
Musica e orologi
Casse e quadranti a volte hanno forme o decori mirati. Un campo curioso è quello degli strumenti musciali dove Piaget credo sia stato il primo a proporre cose mirabili. Nel 1992 al Palazzo Reale di Milano ho visto alla mostra Piaget Montres & Merveilles il bracciale di un orologio d’oro con madreperla e onice a perfetta imitazione di una tastiera. Nel catalogo il modello era indicato come Il “Tastiera di pianoforte, anni ’70, movimento al quarzo P8, realizzato per un pianista di jazz”, il libro di Cologni-Negretti-Nencini (Piaget Montres et Merveiles 1874-1994) invece indica anche il nome del pianista: Errol Garner.