Nella collezione Clifton, presentata in gennaio da Baume&Mercier, spicca la versione GMT, che mette d’accordo gli appassionati dell’eleganza classica con le esigenze di chi viaggia spesso per lavoro. Il modello Ref.10112 monta un Calibro ETA 2893-2, automatico con la massa oscillante personalizzata. Sul quadrante silver o ardesia con finitura soleil, indicazione del secondo fuso orario; la cassa è in acciaio lucido/satinato ø mm 43, il vetro zaffiro antiriflesso.
A Brescia per le Mille Miglia
Dal 16 al 19 maggio sulle strade italiane rombano i motori delle auto d’epoca e per la 25^ volta Chopard è al fianco della Mille Miglia storica. Nozze d’argento dunque, dettate non solo dal marketing, ma nate dalla profonda passione per le automobili che coinvolge l’intera famiglia Scheufele, proprietaria della Maison orologiera. Karl Friederich, e prima di lui il padre Karl, hanno preso parte più volte alla lunga cavalcata sia con automobili di proprietà sia, qualche volta, con auto dei musei. Ricordo diversi anni fa un’Alfa Romeo che diede qualche dispiacere a Karl Friedrich, mentre il papà brontolava; giusto guidarla perché il cronografo era dedicato proprio a quell’auto, ma con tutte le automobili che c’erano nel garage della famiglia….
TAG Heuer e il Carrera
Poteva mancare da TAG Heuer un Concept? Sicuramente no. Questa volta si tratta del MikroPendulumS che, con i primi tourbillon magnetici, porta la Marca nelle sfere più alte dell’orologeria con un’esclusiva tecnologia brevettata, ispirata al Concept del 2012 quando il Carrera Mikrogirder vinse a Ginevra l’Aiguille d’Or. La cassa, con corona alle 12, è in una lega a base di cromo e cobalto, il quadrante scheletrato lascia vedere i due tourbillon, anzi dovremmo dire due pendulum magnetici, ideati per sostituire le spirali tradizionali. Legami con la tradizione i ponti in oro rosa: uno è per il cronografo a 1/100” e uno per il solotempo. I contatori cronografici sono a ore 12 per i minuti e a ore 3 per i secondi; la lancetta centrale mostra il centesimo di secondo e a ore 12 e la cifra 100 è in oro.
Dal mare al cielo
Da diversi anni nello stand di Breitling guizzano centinaia di pesci, compreso un piccolo squalo. La prima volta si sono scatenate le ire degli animalisti, che avrebbero senz’altro preferito l’esposizione del tradizionale aereo, visto che la Marca è sempre protagonista tra le pattuglie acrobatiche. Però i cronografi di Breitling si dividono fra mare e cielo e quindi anche i pesci ci stanno. Quest’anno, di fronte a un buon caffè, abbiamo poi notato due simpatici dettagli: il manico del cucchiaino che termina con due aerei e un significativo poster.
Admiral’s Cup icona di Corum
Tra gli orologi della Marca di La Chaux-de-Fonds molti sono diventati delle icone, anche se non tutti hanno avuto la fortuna toccata al Golden Bridge e all’Admiral’s Cup sempre in produzione.
Victorinox accelera sugli orologi
Uno stand tutto nuovo per la Marca celebre in tutto il mondo per i suoi coltellini. I designer hanno studiato qualità, funzionalità, innovazione e disegno iconico, valori – sottolinea il comunicato stampa della Maison – che da 129 anni identificano anche gli altri prodotti Victorinox. Un monolite in legno su due piani per complessivi 702 mq, realizzato con tessere (quasi mattoni) che in trasparenza fanno immaginare le montagne di Ibach, dove sorge la fabbrica di orologi. All’interno molti elementi sono in metallo, il colore scelto è il rosso. Negli orologi uno stilista giovane ha unito tradizione e modernità, dettagli che accentuano la visibilità dei quadranti e innovazioni sia sotto il profilo estetico sia sotto quello deila tecnica come testimoniato dal nuovo crono Classic. Leggi tutto
Bi-chrono per Louis Vuitton
Ho già detto che Baselworld – stand e orologi al Palace a parte – ha esposto molte novità normali con poche eccezioni, due di queste riguardano un cronografo. Da Louis Vuitton nel campo dell’orologeria meccanica, da Victorinox per quella al quarzo e ne parlerò in seguito.
Un mondo di cristallo
Lo stand Swarovski è stato ideato dal giapponese Tokujin Yoshioka: si sviluppa su due piani per 1.650 mq e la sua superficie scintillante (né poteva essere altrimenti) è la più ampia fra tutti gli espositori.
Ciao Baselworld 2013
Oggi è l’ultimo giorno della kermesse orologiera elvetica. Le cifre ufficiali dei visitatori arriveranno dopo la chiusura fissata per le ore 16 e saranno diffuse in rete dalla Fiera. Nel frattempo però vorrei dire che, almeno nei primi giorni, ho notato tra i visitatori meno asiatici e meno operatori mediorientali di pietre preziose e gioielli, riconoscibili per i tradizionali cappelli oltre che per le barbe fluenti.
Megarotor in primo piano
A Baselworld lo stand di Paul Picot, spostato come molti altri al primo piano, era comunque facilmente rintracciabile e nelle sue vetrine sono stati esposti molti orologi.
Pole position per gli automatici Megarotor, che l’anno scorso avevano fatto il loro debutto, presentando il rotore in tungsteno con inserti d’oro che, grazie al maggior diametro, riduce del 20% il tempo necessario alla ricarica. Alle versioni in acciaio o acciaio e oro (day-date, regolatore, calendario completo con fasi di luna) si è affiancato il Classic con quadrante antracite o argenté, indici applicati e piccoli secondi in un quadrantino al centro; tutti sono disponibili con cinturino o con bracciale in metallo.