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ROGER DUBUIS: al top

Excalibur e i Cavalieri della Tavola Rotonda

Excalibur e i Cavalieri della Tavola Rotonda

Con una grande vocazione per lo scappamento a tourbillon e per i movimenti con il Punzone di Ginevra, Roger Dubuis ha puntato anche sulla collezione Excalibur, nata nel 2005, presentandone versioni particolari.

Nel Quatuor, cassa ø 48 mm in silicio o in oro rosa e Calibro RD101 a carica manuale, si vedono dal quadrante i quattro gruppi bilanciere-spirale, realizzati in house, che non oscillano contemporaneamente, ma lavorano a coppie; nuovo anche il sistema della riserva di carica. Nel movimento cinque differenziali, tre per gli organi regolatori ognuno dei quali batte a 4 alternanze al secondo per garantire istantaneamente quella precisione che nello scappamento a tourbillon si ottiene con la gabbia che ruota in un minuto; uno è per la riserva di marcia e uno per i due bariletti in parallelo e l’albero di carica. Gregory Bruttin, direttore del Reparto Movimenti e il suo team vi si sono dedicati per sette anni.

Discorso non tecnico, ma intrigante, per la Tavola Rotonda. Roger Dubuis ha inciso il giuramento dei cavaleri sul fondello di un automatico in oro rosa ø 45 mm prodotto in 88 esemplari; sul quadrante in smalto le 12 minisculture in 3D in oro rosa alte 7 mm. Sempre Excalibur il Doppio Tourbillon Squelette 45, un cronografo e un tourbillon con cassa ø 42 mm e un solo tempo in cassa ø 36 mm anche in acciaio e diamanti.

RICHARD MILLE: al top

Dire Richard Mille è soprattutto dire tourbillon sin da quando questo imprenditore si è appoggiato alla creatività e alla competenza di Giulio Papi e di APRP (acronimo di Audemars Piguet Renaud&Papi). A fianco della tecnica, dei materiali, delle inedite soluzioni estetiche non è poi da dimenticare il valore di mirati testimonial; quest’anno è la volta di Roberto Mancini al SIHH per l’RM11-01 (foto a sinistra) cronografo automatico flyback calendario annuale con cassa tonneau in titanio che ha la sua firma sul fondello; sul quadrante regolamentari 45 minuti di gioco. Altro nome eccellente, Jean Todt, per il tourbillon tonneau G-Sensor RM036 in edizione limitata (15 esemplari) studiato per far fronte agli stress delle improvvise accelerazioni con indicazioni dell’accumulo dei G in rosso e in verde per situazioni di rischio e ritorno alla normalità. il movimento è in titanio in leghe d’avanguardia, il dispositivo G-Sensor meccanico. Sono invece 30 i cronografi fly back RM-030 Aviation E6-B tourbillon destinati all’aviazione e resi più affidabili anche nelle diverse funzioni di calcolo integrate sulla lunetta girevole.

RM11-01

Il tourbillon RM011 firmato da Roberto Mancini.

RM036-FRONT

Il Tourbillon 036 G-Sensor ideato per Jean Todt per monitorare l’accelerazione.

JAEGER-LECOULTRE: al top

Il Master Grande Tradition Q.P. con scappamento  a tourbillon

Il Master Grande Tradition Q.P.
con scappamento
a tourbillon

La Maison di Le Sentier festeggia i suoi 180 anni con la collezione Jubilée, un doveroso omaggio al fondatore Antoine LeCoultre e per farlo ha scelto la collezione dei Master che presenta in diverse versioni ovviamente, vista la loro complessità, in edizioni a tiratura limitata.

Infatti sono solo 180 gli esemplari del Master Grande Tradition Tourbillon Cylindrique Jubilée con calendario perpetuo e fasi di luna.

Nella cassa in platino, ø 42 mm, il nuovo Calibro automatico di Manifattura JLC 985, il tourbillon volant, bilanciere in oro 14 kt e spirale cilindrica sviluppata in house; il rotore in oro 22 kt riproduce una medaglia d’oro vinta da Jaeger-LeCoultre.

Altrettanto imponenti i 75 esemplari del Master Grande Tradition Gyrotourbillon 3 Jubilée, in platino ø mm 43,5 con il nuovo Calibro 176 e Gyrotourbillon volante dalla gabbia leggerissima in alluminio; per la prima volta associato all’indicazione digitale cronografica.

Il Master Gyrotourbillon 3 con la cronografia

Il Master Gyrotourbillon 3 con la cronografia

Più semplice ma non meno intrigante il Master Ultra Thin Jubilée ispirato a un Tasca LeCoultre dei primi ’900 il cui movimento era di soli mm.1,38. Quello attuale in platino, ø mm 39, spessore mm 4,05 ha il Calibro manuale JLC 849 spessore di mm 1,85. Fra gli automatici il Master Ultra Thin 41 mm in oro rosa o in acciaio, spessore mm 7,48 e i Master continuano con altre versioni così come sono molte le novità per il modello faro: il Reverso.

BAUME & MERCIER: al top

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Clifton con calendario completo

Per gli uomini gli orologi della collezione Clifton sono molto interessanti e non solo per la classica eleganza della cassa in acciaio, che trova le radici in modelli del passato, ma anche per il prezzo.

I quadranti sono disponibili in vari colori; i cinturini sono in pelle, i braciali in acciaio, i movimenti meccanici Le casse hanno diametri di 39, 41 e 43 millimetri.

Due i Clifton con movimento automatico e data (referenza 10052 con quadrante argenté e referenza 10053 con quadrante nero); per chi ama indicazioni più complete c’è il calendario con data, giorno, mese e fasi di luna.

Le versioni disponibili sono una splendida pattuglia capitanata dal Clifton 1830 (anno di nascita della Marca) la cui cassa in oro rosso ø  42 mm, ospita il calibro manuale La Joux-Perret visibile dal fondo; il quadrante è bombato come il vetro zaffiro, gli indici applicati.

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Linea in edizione millesimata

Per i polsi femminili moderne scelte cromatiche per i Linea Primavera 2013 in edizione millesimata e con il movimento al quarzo; la cassa è in acciaio o bicolore, il quadrante in madreperla, il cinturino in pelle intrecciato. Nella cassa ø 27 mm bicolore, oltre che in acciaio, anche un movimento automatico visibile dal fondello e diamanti sul quadrante in madreperla. Un brevetto della Maison consente ai Linea di cambiare rapidamente e senza l’aiuto di attrezzi bracciali e cinturini per adeguarli al look dell’abbigliamento. La collezione Linea, nata nel 1987, ha sempre saputo adeguarsi in questi anni alle diverse esigenze del pubblico femminile giocando sui colori, impreziosendo le casse, proponendo quadranti particolari, ma rimanendo fedele alla lunetta con i dodici numeri incisi che ne fanno un must immediatamente riconoscibile quando è indossato al polso.

 

 

 

VAN CLEEF & ARPELS: al top

Il DNA del grande gioielliere e la creatività della Marca parigina fanno capolino nei nuovi strumenti per misurare il tempo presentati in gennaio. Non a caso per le tre collezioni sono stati scelti questi nomi: Charms Extraordinaires, Cadrans Extraordinaires. Nelle Complications Poetiques invece appare l’incanto di una ballerina leggera come una libellula ispirata da un Tasca famoso, il Magicien Chinois, che Van Cleef&Arpels realizzò nel 1927. Leggi tutto

CARTIER: al top

Nel 1912 Cartier stupì il mondo con le sue pendulette Misteriose dai magici quadranti. Erano preziosi complementi d’arredo per scrivanie, tavolini, caminetti . Sui mobili che le accoglievano brillavano sia per il loro valore artistico sia per la preziosità dei materiali. Impiegavano infatti oro, pietre preziose, marmi, cristallo di rocca. Ma quello che affascinava era il lento ruotare delle lancette che sembravano muoversi nel vuoto assoluto. Nella realtà invece erano erano fissate a due dischi di vetro nascosti dalla scala delle ore e azionati dal movimento. Ma l’illusione era perfetta. E’ passato un secolo e nei due Rotonde de Cartier Misteriosi da polso si ha ancora l’illusione che i componenti si muovano senza legami apparenti. Leggi tutto