Al di là del nome scelto, che ai meno giovani ricorda personaggi del varietà, ma che ha il pregio di non confondersi con altri e resta ben impresso nella memoria, va rilevata la presenza del marchio lombardo anche sui mercati internazionali con boutique monomarca. Leggi tutto
SWATCH a Venezia
All’Esposizione Internazionale dell’Arte della Biennale di Venezia, che si svolge dal 1° giugno al 24 novembre, Swatch partecipa con un’interessante iniziativa dal tema “Swatch Faces”.
Solo per pochi
Il mondo del collezionismo si divide, a mio parere, in due settori: da un lato appassionati di orologi con disponibilità economiche che permettono loro di entrare nelle liste di attesa per acquistare orologi fantastici, realizzati in tirature limitate o limitatissime. Dall’altro appassionati competenti (alcuni addirittura “impallinati”), non sempre (anzi più spesso mai) in grado di acquistarli, ma che li apprezzano discutendone anche in rete su forum mirati.
Gruppo Swatch: Asso di Quadri
Qualche modifica c’è stata nella “piazza Swatch” – così era definito in passato lo spazio occupato dai marchi del Gruppo di Bienne – che ha accolto Glashütte Original, Jaquet Droz e le vetrine delle boutique Tourbillon, ma si è allargata anche ai viali adiacenti dove sono arrivati Rado, Calvin Klein, Tissot, Longines, Mido, Certina, Balmain, Hamilton, Rado; mentre in quello di accesso: Blancpain e Breguet sembrano due sentinelle all’ingresso di un castello.
Morellato Group cresce
Potrei definire core business orologiero del Gruppo padovano i tre marchi Philip Watch, Morellato e Sector (anche se l’ordine potrebbe invertirsi, senza per questo dare luogo a stravolgimenti), ma ogni brand – di proprietà o su licenza – riveste un ruolo che concorre all’affermazione globale di un’imprenditoria forse più veneta che italiana. La novità più recente è la partnership con Pianegonda, gioielli vicentini con il marchio Pianegonda joy, che ideati da Franco Pianegonda saranno prodotti e distribuiti dal Gruppo Morellato. Per quanto mi ricordi sono esistiti anche orologi Pianegonda e spero rientrino in questo accordo.
Chopard: tecnica e gioielli
A dire il vero il titolo dovrebbe avere anche una terza parola; sarebbe giusto inserire “motori” perché la collezione degli orologi Mille Miglia esce dal comparto dei segnatempo per sconfinare in quello delle auto d’epoca, interessando un pubblico ancora più ampio. E, per quanto con un po’ di dispiacere, lascio perdere i gioielli. Essendo donna non posso fare a meno di ammirarli, ma soloPolso è rigorosamente legato agli orologi e lascio le preziose meraviglie della Maison Chopard, molte ideate da Caroline Scheufele, alle colleghe dei giornali che seguono la moda.
Tudor si emancipa
Già da qualche tempo Tudor si è costruito un suo pubblico – e non solo fra i più giovani – che ne apprezza le nuove collezioni; a Baselworld si è staccato da Rolex sotto il profilo espositivo, anche se lo stand era affiancato a quello del “fratello maggiore”. Colori diversi e un aggressivo spirito sportivo hanno fatto la differenza.
Harry Winston news
Al vertice del marchio americano, acquisito nello scorso marzo da The Swatch Group SA, è stata nominata CEO e presidente la signora Nayla Hayek, sorella di Nick. La signora Hayek è anche presidente del consiglio di amministrazione di The Swatch Group SA.
Blancpain carrousel volant 1′
Nella sezione della Tecnica avevo scritto del Carrousel o carosello, prendendo lo spunto dalla mostra (pubblicata anche su Facebook) del Blancpain Carrousel Volant un minuto. Evento organizzato in aprile da Pisa a Milano, per presentarlo alla stampa, agli amici degli orologi (quando si parla di clientela orologiera si arriva presto a un rapporto di stima e amicizia) e poi aperto a tutti gli appassionati della bella orologeria. Nell’esposizione anche un legame con il Salone del Mobile: la poltrona Carrousel, prototipo ideato da Se77 e realizzato da Meritalia.
Questa la scheda di un automatico che vede alle sue spalle l’ingegno sbrigliato di Vincent Calabrese, napoletano “prestato alla Svizzera” che, dopo essere stato un indipendente, ha lavorato da Blancpain, tornando ad essere libero professionsta. Il bilanciere è al centro della gabbia la cui velocita di rotazione è controllata da un sistema esclusivo. I componenti sono 262, i rubini 36, il bilanciere è a vite e la spirale piatta, 21.600 le A/h. A ore 10 sotto l’ansa, premendo un pulsante, si regola la data (brevetto della Maison). Sul quadrante si vede la componentistica; alle 12 da una grande finestrella si ammira la gabbia del Carrousel che indica anche i secondi; alle 6 la riserva di carica (100 ore) con i segni <+> e <->; alle 9 la data indicata da una doppia lancetta. La cassa in platino ha un ø di mm 43,5 ed è in platino anche la fibbia deployante, la corona è personalizzata.
Promaster di Citizen
Lo stand di Citizen ha incuriosito tutti. La sua grande vetrina scintillava con migliaia di elementi in metallo, quasi una caduta di stelle, la coda di una cometa o un’anticipazione natalizia. Invece quei pezzetti che sembravano volare nell’aria erano gli sfridi delle lavorazioni orologiere dei movimenti. Per la precisione 15.ooo, che invece di essere eliminati, sono diventati elemento principe di un’arte postmoderna ideata da un giovane giapponese.