Il S.I.H.H. si è aperto il 20 gennaio e poco dopo è arrivata la notizia che Francesco Trapani (a lungo CEO di Bulgari oggi affidata a Jean Christophe Babin) lasciava operativamente LVMH pur restandone Consigliere e che la responsabilità della Divisione orologi e gioielli (TAG Heuer, Zenith, Hublot, Bulgari, Chaumet, Dior etc.) veniva affidata a Jean-Claude Biver che manteneva comunque la presidenza di Hublot.
XXIV S.I.H.H. nelle cifre ufficiali
La Fondazione Alta Orologeria ha comunicato oggi i risultati della XXIV edizione del Salone ginevrino. Sedici i marchi espositori, quattordicimila visitatori da tutto il mondo, con un incremento del 9% e fra questi 1300 sono stati i rappresentanti della stampa con un aumento del 12%, a testimoniare l’interesse crescente per gli strumenti che misurano il tempo.
XXIV S.I.H.H. – Greubel Forsey
Il tempo vola. Sono già passati dieci anni dalla presentazione del primo Calibro con scappamento a tourbillon di Greubel Forsey e nel decimo anniversario della Marca, GF presenta il Quantième Perpetual, una complicazione che oggi, ristrutturata quasi fosse una villa ottocentesca o meglio reinventata, si affianca all’equazione del tempo e allo scappamento a tourbillon che GF ha brevettato in diverse soluzioni.
XXIV S.I.H.H. – Ralph Lauren
I segnatempo RL rientrano per costruzione e movimenti nella fascia dell’alta orologeria. Sin dagli inizi i movimenti sono stati forniti da altri marchi del Gruppo Richemont (Jaeger-LeCoultre,Piaget,IWC), ma quest’anno c’è una new-entry tecnica, i movimenti di Dubois-Dépraz, che gli appassionati conoscono e apprezzano. Seconda sorpresa il contenimento dei prezzi per i modelli in acciaio, così da allargare il numero dei futuri proprietari.
XXIV S.I.H.H. – Van Cleef & Arpels
XXIV S.I.H.H. – Roger Dubuis
Fondata nel 1995 la Marca ginevrina si avvia al ventennale e lo ricorda con la collezione, Hommage; dedica anche un omaggio a Roger Dubuis, uno dei fondatori e ideatore dei movimenti di Manifattura RD, presente all’inaugurazione (nella foto a lato) con il CEO della Marca Jean-Marc Pontroué (qui apro una breve parentesi personale: presentandomi a una sua collaboratrice ha detto che mi conosceva: “da sempre“, è vero mr Roger, da 27 anni seguo gli orologi..). E adesso parliamo delle novità.
XXIV S.I.H.H.- Parmigiani
Oltre alla collezione presentata in novembre a Milano, che univa i Marchi Pomellato e ParmIgiani, (a fianco uno dei modelli) a Ginevra le novità di Parmigiani si sono indirizzate a due target ben distinti. Da un lato Metro per un pubblico giovane che sa apprezzare la bella orologeria e che vorrebbe trovare anche qualche modello a un prezzo abbastanza contenuto, dall’altro le complicazioni per grandi appassionati per i quali parlare di “Resonance” è come pensare all’ABC.
XXIV S.I.H.H. – Piaget
Avendo scelto per la cronaca del S.I.H.H. il numero dell’edizione del Salone e il nome delle 16 marche, si deve continuare su questa strada, ma per Piaget sarebbe stato bello scrivere: le rose di Piaget, visto che a Yves Piaget è stata dedicata una rosa e che la Maison ha recuperato il giardino della Malmaison, un grande roseto con piante antiche.
XXIV S.I.H.H. – Baume & Mercier
Per l’imminente anniversario dei suoi 185 anni Baume & Mercier, fondata nel 1830, ha scelto di ricordare uno dei suoi segnatempo storici. Nel 1892 infatti un cronografo da tasca con la corona di carica e scappamento a tourbillon, ottenne all’Osservatorio di Kew in Inghilterra un punteggio strepitoso per la sua precisione: 91,9.
XXIV S.I.H.H. – Richard Mille
Facendo un paragone fra l’alta orologeria e l’alta moda, Richard Mille potrebbe essere paragonato, per creatività e trasgressione ai canoni tradizionali, a Roberto Cavalli oppure a Dolce&Gabbana. Segnatempo sempre molto tecnici con materiali d’avanguardia (vedi Richard-Mille-e-la-ricerca) e linee che anticipano le tendenze, anche quelle più azzardate.