Il tema del 6°Forum dell’alta orologeria indetto a Losanna dalla Fondation Haute Horologerie il 13 novembre (a fianco Fabienne Lupo presidente FHH), era quanto mai intrigante: “What’s next: an eye on the future”.
Bomberg, toys for boys
La frase non è nuova e nel caso degli orologi fa sempre sorridere. Per la campagna di Bomberg si accompagna alla fotografia di un generoso decolleté femminile…il che non è affatto male per una marca trasgressiva, ma che resta nelle righe e che ha scelto una cassa molto personale con la corona alle 12.
New Bomberg campaign says: toys for boys and watches. appear on a beautiful lady’s decolleté, nice idea indeed and watches have always a personal case with crown at 12. All with quartz movement, collection 68 changes quickly in pocket watch.
IWC Petit Prince in asta
All’asta dell’11 novembre l’edizione Last Flight in platino dell’IWC dedicato a Antoine de Saint-Exupéry nel 70° anniversario della sua scomparsa, è stato aggiudicato a 40.000 CHF che sono stati destinati alla fondazione AdSE per sostenere il più grande ospedale pediatrico in Brasile.
Swiss Independent Pavilion
Per quanto si viva in epoca di comunicazione globale, un Salone vecchio stile, con stand dove si possano vedere e toccare le novità orologiere è sempre importante.
Louis Moinet variazioni sul tema tourbillon
Nel Vertalor (28 esemplari in oro rosa e altrettanti in oro bianco, cassa ø 47 mm composta da 59 elementi, con vetro zaffiro anche sul fondo) il movimento è manuale e lo scappamento a tourbillon, sfida per i maestri orologiai, sempre alla ricerca di un dettaglio che si stacchi da ciò che gli appassionati già conoscono.
A new tourbillon, Vertalor, for Louis Moinet 10th anniversary. Hand winding movement and special architecture on opened dial: at 12 barrel with worked cover hang from a gold bridge, at 6 tourbillon from a gold 3 armed-bridge, between them remontoir for 72 hours. Squelette hands, the seconds’ hand reminds the one of a clock Louis Moinet realized in 1825.
La lotta degli Smartwatches
Stanno arrivano a frotte, e i più recenti sottolineano che non sono legati a questa o quella tecnologia, ma funzionano con tutti i sistemi (per ora) esistenti.
Tissot e il MotoGP 2015
In occasione dell’ultima gara del MotoGP 2014 a Valencia, François Thiébaud, presidente e CEO di Tissot, ha presentato a Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna Sports, la collezione 2015 che la Marca di Le Locle dedica a questo importante campionato. Invece a Milano Tissot, partner dell’Esposizione mondiale del motociclismo ha anche festeggiato i 100 anni di Eicma e premiato i giovani talenti emergenti.
New Tissot watch collection for motoGP 2015 has been shown in Valencia where Valentino Rossi got his 5o°pole; while in Milano Tissot was official partner of EICMA for his 100° anniversary. together with Tissot MotoGP 2015 limited edition self-winding (3333 pieces) and quartz movement (8888 pieces), limited edition also for for Nick Hayden, Stefan Bradl e Thomas Lüthi,
Graves di Patek Philippe: 21,3 milioni di dollari!
Il 29 luglio abbiamo presentato un’asta eccezionale, quella di Sotheby’s che avrebbe messo di nuovo in palio uno dei Patek Philippe più complicati, il Graves, e avevamo lasciato il titolo a metà perché dopo l’asta di New York, dove il capolavoro era stato battuto per undici milioni di dollari, ci si chiedeva quanto avrebbe raggiunto a Ginevra l’11 novembre,
Stelle per Van Cleef&Arpels
In gennaio al S.I.H.H. abbiamo ammirato il Planetarium, manca poco al S.I.H.H. 2015 e quell’orologio è arrivato a Milano, nel negozio VC&A di via Verri in compagnia del poetico GMT Heures d’ici et Heures d’ailleures. Insieme a loro, ma in pole position, il Lady Arpels Heures Filantes esposto a Watches&Wonders.
In Geneva we saw Planetarium and poetic Pierre Arpels GMT, both arrived in VC&A boutique in Milano together with the new Lady Arpels Heures Filantes, one of Hong Kong Watches&Wonders stars. On the dial, rotating in 12 months, constellations and on the back with a date it’s possible to know the number of shooting stars in the sky.
Dal cassetto dei ricordi: luna, USA e dintorni
Intervistare un astronauta è emozionante. A me è successo due volte: con Thomas Stafford e Eugene Cernan, per anniversari delle missioni spaziali legate a Omega. Pensando a cosa è stato nel 1969 l’Apollo 11, mi è tornato in mente quanto capitò a un collega negli States con il compito di intervistare Neil Armstrong da poco rientrato sulla terra.
To interview an astronaut is not easy. Thanks to Omega I got twice, with Thomas Stafford and Gene Cernan for mission’s anniversaries. Thinking about 1969 July 29th night, I am also remembering what happened to a colleague who in U.S. had to interview Armstrong. The astronaut was tired of interviews and asked for police to keep his privacy… (I apologize if I don’t go on with translation, but otherwise italians could know too soon the history)…