Logici o fantasiosi? e quindi nell’impiego dell’orologio destrorsi o mancini? per questi ultimi Officine Panerai sin dagli inizi, quando realizzava orologi militari per gli Incursori, si era posta il problema anche se molti che non erano mancini, per comodità, mettevano il segnatempo sul polso destro. Una scelta che anche altri Marchi hanno adottato soprattutto per gli automobilisti che guidano sportivamente, ma di questi tempi, utile mezzo antiladro quando si sistema lo specchietto retrovisore sporgendo il braccio dal finestrino.
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S.I.H.H. 2014: anteprima Officine Panerai
S.I.H.H. 2014: anteprima Audemars Piguet
Stanno arrivando le notizie in anteprima di ciò che le sedici Maison esporranno in gennaio al SIHH di Ginevra. Molte hanno una sola data di embargo che ovviamente rispettiamo, altre specificano date diverse per la carta stampata e la pubblicazione in rete, forse per paura di copie improvvisate che rovinino la suspence dell’attesa.
Iniziamo con Audemars Piguet e con una nuova interpretazione del suo Royal Oak. Leggi tutto
Da Versace a Ferragamo
Per le feste di fine anno il Gruppo Timex propone, con la filosofia dei marchi della grande moda italiana di cui ha la licenza, edizioni natalizie in tiratura limitata.
Tradizionale rosso e un nome adeguato, Vanitas, per Versace Tmepieces, mentre il Lungarno di Ferragamo Timepieces si è ispirato a Firenze.
Bvlgari: serpenti e un giardino tropicale
La collezione Serpenti, iniziata da Bvlgari negli anni ’40 e che vede preziosi rettili trasformati in bracciali e orologi, si è arricchita di numerose proposte. A Baselworld 2012 e 2013 anche in versioni più abbordabili in acciaio, acciaio e oro, con o senza diamanti. Per le feste di fine anno però tornano i modelli più lussuosi, orologi che sono capolavori di alta gioielleria con pietre preziose incastonate sulla testa del serpente (la cassa del segnatempo) e sui bracciali a più cerchi (o spire).
A ruota libera: Vincent Calabrese
Vincent Calabrese, orologiaio autodidatta ha percorso molte tappe in orologeria, dal restauro alle invenzioni (celebre il suo Golden Bridge, meno famoso ma altrettanto interessante il Carrousel), da dipendente a imprenditore. Qui ha scelto come tema la “tradizione” e ne scrive con verve tutta napoletana, con quello spirito che gli ha consentito di affermarsi in Svizzera, rimanendo però sempre italiano (anche come passaporto).
Hublot-Ferrari solo per UK
Presentato a Londra il 28 novembre all’Hotel Berkeley di Knightsbridge dal CEO della Marca ginevrina, Ricardo Guadalupe, il nuovo Hublot Big Bang Ferrari limited edition i cui 50 esemplari sono realizzati in esclusiva per il Regno Unito e venduti da negozi e boutique altrettanto esclusivi.
28 novembre Thanksgiving Day
Nelle prime settimane di dicembre si susseguono inviti e presentazioni di orologi, ci si scambia gli auguri di fine anno, si vede con un po’ di anticipo ciò che sarà esposto in gennaio al Salone dell’Alta Orologeria di Ginevra o in primavera a Baselworld. Fa eccezione a queste date il Gruppo Fossil, che non può e non vuole dimenticare le sue radici americane.
Le camelie di Cocò
Intorno alla camelia, fiore giunto in Europa alcuni secoli or sono da Cina e Giappone e del quale si conoscono centinaia di varietà – semplici, doppie, bianche, rosse, rosate – sono nate alcune leggende. Per esempio quella di Venere che, per punirla di uno sgarbo, le tolse il profumo (anche se non è proprio vero perché alcuni petali emanano una sottile fragranza) oppure quella che la lega alla sapienza e conoscenza.
Proprio una camelia è diventata il simbolo floreale di Coco Chanel.
Pavonina in Italia
Non è Disneyland a Parigi, ma Chronosphere, un moderno negozio di orologi e gioielli a Grumello, un paese che confina con Bergamo, distante una ventina di chilometri). Ci siamo arrivati sotto un vero diluvio che ci ha impedito di vedere lo scenario delle colline coltivate a vigneti, peccato, penso varrà la pena di tornarci.
Moritz Grossmann: 1 tourbillon e 3 brevetti
“Noblesse oblige” per la rinata marca di Glashütte.
Per alcuni marchi d’orologeria il complemento tourbillon (lasciate che lo chiami così, visto che solo in rari casi diventa una complicazione) è un esercizio di stile, sia per arricchire la propria gamma di prodotti, sia per confermare il proprio know-how di grande Manifattura. Per il nuovo Benu di Moritz Grossmann si tratta di qualcosa di simile, ma con molte varianti sul tema.
