Il marchio americano, ma di origine italiana, ha aumentato il numero delle sue boutique monomarca aprendone una a Bulka, la capitale dell’Arzebajan che recentemente ha visto l’inaugurazione di molti negozi di orologi. Nel cuore della città, sulle rive del Mar Caspio, il punto vendita di 50 mq si è aggiunto così a quelli europei a Kiev e in Italia. Il programma vede prossime aperture in Asia, dove già sono operative alcune boutique e a Roma.
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Regalo di compleanno
I dieci anni degli Ateliers Louis Moinet (il nome è quello di un grande orologiaio francese del XVIII-XIX secolo) sono stati rallegrati anche da un prestigioso riconoscimento: il premio “du Merite IIPP pour le Développement des Arts e des Technologies Horlogères”; da quando l’Institut International de Promotion et de Prestige è stato istituito, in collaborazione con l’Unesco, sono stati premiati solo tre Marchi di orologi.
IWC Ju-500
Non è la sigla di un aereo, ma il numero degli esemplari del cronografo che IWC ha recentemente dedicato alla Ju-Air, l’impresa che custodisce gli otto storici aerei tedeschi Junker-52. Sul fondello è incisa la sagoma dell’aereo, così come anni fa un fondello era stato dedicato allo Spitfire.
Aste: i soliti noti e qualcos’altro
Non seguiamo spesso le aste, ma quella di Antiquorum a Hong Kong il 29 giugno, ha visto i primi dieci lotti con cifre di tutto rispetto nella moneta locale, ma molto interessanti anche in Euro (basta dividere per 10,5 circa) tenendo presente inoltre che comprendono anche i diritti d’asta. Oltre ai due soliti nomi noti: Patek Philippe (nella cover del catalogo a lato) e Rolex, anche Girard-Perregaux, Harry Winston e un Tasca di Frank Muller.
Vacheron Constantin a Firenze
Il titolo però non è completo. Prima di tutto perché non è semplicemente Firenze, ma è Ponte Vecchio, il primo ponte che unì la città divisa dall’Arno, e poi perché la Marca ginevrina ha aperto dal suo concessionario Cassetti uno spazio, una boutique o se vogliamo usare un termine inglese uno shop-in-shop; anche se usando l’italiano sarebbe più giusto dire “uno scrigno” adatto ai suoi orologi.
B&Z si prepara
Nel 2015 Buben&Zörweg festeggiano vent’anni di presenza nel mondo che si occupa di orologi haute-de-game salvaguardandoli dai ladri, ma anche mantenendo sempre in carica i modelli a carica automatica; la produzione attuale vede articoli per grandi appassionati, modelli adatti anche ai negozi e spazia come dimensioni e proposte.
Danke Polizei
Trovare un’idea o uno spunto per parlare di orologi non deve essere sempre riferito a un modello o a una novità del settore. A volte basta il fato (inteso come destino). Sono passati circa tre mesi dall’ultima edizione della Fiera di Basilea di orologi e gioielli e se ho aspettato tanto a scrivere questa avventura è stato perché ancora adesso, pesa non poco sul mio stato d’animo. Insomma mi brucia. Però penso che condividere questa mia esperienza possa essere interessante.
Colori a gogò
Diversi anni fa, se volevi un orologio colorato, Swatch a parte, dovevi orientarti sui marchi cosiddetti modaioli o, in maniera più elegante:”fashion”; c’era addirittura un Marchio “Fashionable”.
Raymond Weil Freelancer
A Baselworld Raymond Weil ha presentato, nella collezione Freelancer, che si distingue per il bilanciere visibile sul quadrante, due eleganti automatici, ideati per una coppia che ama indossare orologi uguali; anche se quello femminile presenta una lunetta incastonata di diamanti che lo differenzia dal modello maschile.
Viaggio nel cuore del tempo
Luglio e agosto sono, per antonomasia, i mesi delle vacanze e dei viaggi e con un titolo intrigante la brochure pubblicata dall’Ufficio del Turismo del Cantone di Neuchâtel invita a scegliere la zona per un viaggio turistico-culturale. Per chi non conosce la Svizzera basta dire che questo Cantone comprende La Chaux-de-Fonds, Le Locle e tante altre località che sono state (e sono) la culla di molte imprese orologiere.