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Il plissé di Czapek

Nel 1909 Mariano Fortuny, designer spagnolo, ispirandosi a un’arte antica brevettò il plissé chiamandolo “fortuny”. Delphos, prima gonna lunga plissettata fu indossata dalle star del primo Novecento; quella di Marilyn Monroe sollevata dal vento della Metropolitana fece epoca e negli anni ’50 il plissé, con pieghe piatte o verticali, fece il suo ingresso in ogni festa.

From fashion pleated fabrics (fortuny plissé) to a special dial worked by Metalem for Czapek Promenade watches.

Fin qui la moda, ma una cosa sono le pieghe su un tessuto e un’altra il crearle su un quadrante, come ha fatto recentemente Czapek con il suo Promenade, realizzato dalla Metalem specialista di Métiers d’Art. Chi ama gli orologi (noi siamo fra questi) conosce le varie tecniche per ottenere quadranti in smalti cloisonnés, con micropittura, microscultura, marquetterie con minuscole tessere affiancate, a raggi di sole, con chiocciole concentriche, a tapisserie come quelli di Audemars Piguet e così via, ma il plissé ci ha preso alla sprovvista e abbiamo fatto qualche ricerca. Il Maestro incisore non usa la macchina del guillochage ma, da vero artista, lavora a mano libera incidendo il metallo con profondità diverse, ottenendo così un effetto ottico particolare.

La cassa in acciaio ø 38 mm dei Promenade, accoglie un movimento meccanico a carica manuale; il quadrante realizzato da Metalem (azienda inserita nel gruppo ginevrino) è disponibile in tre versioni cromatiche: silver, beige, rosa; il quadrantino dei piccoli secondi tra le 4 e le 5 focalizza l’attenzione cosicché il gioco delle incisioni appare sfocato e accentua l’idea del pieghettato.

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