Caricamento immagini...

Anniversari: la spirale

In genere pubblichiamo gli anniversari di Case orologiere o di segnatempo particolari, questa volta invece ci dedichiamo alla Mostra “Innovation in Motion”, nel Museo MIH di La Chaux-de-Fonds che celebra i 350 anni di un componente dei movimenti meccanici: la spirale. Oltre alle notizie storiche su Christiaan Huygens (una rinfrescata di quanto imparato al liceo non fa mai male) ricordiamo ai colleghi dei Media che il 18 Febbraio alle 10.15 al M.I.H. ci sarà un incontro su “Innovation in Motion”.

An interesting Exhibition at M.I.H. on Christiaan Huygens and his creativity. On next February 18th there will be a meeting for Media, explaining Huygens and work of Stichting Haegsche Tijd a commitee promoting Den Haag Time Capital and Huygens’ memory.

Fisico, astronomo e matematico olandese (1629 – 1695), membro della Royal Society di Londra (1663) e dell’Académie des sciences di Parigi (1666), Huygens è tra i fondatori della meccanica e dell’ottica fisica. Già a 9 anni era musicista, appassionato di matematica, parlava in latino e studiava altre lingue. Il padre era un diplomatico, ma il giovane Christiaan preferì altre strade applicandosi a studi universitari di diritto, retorica e matematica. Si occupò anche di astronomia, scoprì un satellite di Saturno (Titano, 1655-56) e ne individuò l’anello (1659), riconobbe inoltre che la Luna è priva di atmosfera e che i suoi “mari” devono essere privi d’acqua. Oltre a un trattato sul calcolo delle probabilità descrisse la sua invenzione: “l’orologio a pendolo”, riscuotendo un grandissimo interesse. Nel 1673 dedicò a Luigi XIV la sua opera: Horologium oscillatorium, sive de motu pendolorum ad horologia aptato demonstrationes geometricae, dove descrive il momento d’inerzia, i primi teoremi sulla meccanica dei sistemi rigidi e la teoria del pendolo composto. Visse a Parigi (il clima olandese non era adatto alla sua salute) e andò anche a Londra dove conobbe Newton che in seguito lo chiamò “Summus Hugenius”. Leibniz metteva Huygens a fianco di Archimede, Keplero e Galileo. Leggendo la Treccani si apprende che l’opera scientifica di H. risultò sottovalutata; la teoria ondulatoria della luce fu messa in ombra per tutto il Settecento dall’ottica corpuscolare di Newton. Solo agli inizî del sec. 19º fu universalmente accettata perché consentì la spiegazione della diffrazione della luce e A.-J. Fresnel, nella sua Note sur la théorie de la diffraction (1818), pone il principio di Huygens alla base della spiegazione dei fenomeni ottici.

Tornando al presente, nell’incontro organizzato dal Museo Internazionale dell’Orologeria e dalla Stichting Haegsche Tijd parleranno M. Régis Huguenin, conservatore del MIH, la sua vice Mme Nathalie Marielloni e M. Nico de Rooij (membro del Comitato che dal 2017 opera per promuovere L’Aja capitale del tempo, mantenendo viva la creatività di Huygens).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *