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Vacheron Constantin e la Cina

La Maison ginevrina è sempre stata legata alla Cina che ne apprezzava i segnatempo, acquistandone anche due uguali perché allora i tempi dei viaggi per le riparazioni erano lunghissimi, mentre a Ginevra la cultura orientale faceva e fa breccia sull’artigianato d’eccellenza. Così nell’Agosto 2024 abbiamo appreso di una nuova collaborazione tra VC e Pechino che ha portato a un’edizione limitata e numerata di 15 orologi in oro rosa e oro bianco.

Vacheron Constantin and Cina together in Metiers d’Art with Tribute to Chinese culture with limited and numbered editions: 15 rose or white gold watches with wonderful dials and Manufactured authomatic caliber 2460.

Le due varianti in oro rosa,sui quadranti il motivo della “scogliera a picco sul mare” tipico della corte imperiale delle dinastie Ming e Qing e Song ex bibliotecario ricercatore del Museo di palazzo a Pechino la Città Proibita

Mr Song ha guidato il team creativo del comparto Metiersd’Art di Vacheron Constantin spiegando i simboli celati nel disegno della scogliera a picco sul mare; i due soggetti separati distinguevano oggetti preziosi già in tempi molto antichi, ma poi, insieme, dal XIV sino all’inizio del XX secolo, furono ricamati sulle vesti imperiali perché la montagna sovrastante le maree con il flusso e il riflusso era il simbolo della perennità dell’Imperatore e di pace e prosperità per l’Impero. Inoltre bisogna sapere che in cinese marea significa anche dinastia e che scogliera può voler dire germogli di zenzero; senza dubbio il tutto è un po’ complicato ma basta pensare che sia di buon augurio rappresentando la maestrìa dell’alto artigianato orologiero.

Nelle casse in oro rosa o bianco ø 38 mm con fondo trasparente, è inserito il movimento automatico di Manifattura Calibro 2460 dotato del Punzone di Ginevra, molto compatto (26,2 mm il diametro e 3,60 mm lo spessore, A/h 28.800, rubini 28), la riserva di carica è di 40 h, il rotore è in oro 22 ct. e sulla massa oscillante è inciso il motivo delle onde e delle maree. Sulla lunetta è inciso a mano un motivo a pipistrello, animale portafortuna, perché in cinese la sua pronuncia è uguale a quella di felicità. Da ammirare poi i quadranti per i quali la lavorazione si svolge in più tempi, prima il mare in smalto Grand Feu blu scuro con le onde divise da sottili spazi in smalto bianco a evidenziarne il movimento, le maree con diamanti incastonati manualmente e le montagne, in smalto cloisonné, per le quali sono stati impiegati 250 fili d’oro con oltre 50 ore di lavoro. Queste spiccano su un cielo blu trapunto di stelle in diamanti (in un’epoca imperiale tutta la corte vestiva di blu), tra l’una e l’altra stesura dello smalto colorato si passa alla cottura, il che comporta almeno 70 ore di lavoro; alla fine arriva l’ultimo, la copertura in smalto traslucido.

Al di là dell’abilità di incisori e smaltatori che lascia attoniti, concludiamo con il cinturino in alligatore marrone o blu scuro con impunture dello stesso colore e fodera in alligatore, la fibbia ad ardiglione è in oro rosa o bianco.

In Agosto 2024 a WandW Shanghai, Vacheron Constantin ha presentato con molto anticipo anche orologi dedicati al calendario lunare cinese con l’anno del Serpente, che segue quello attuale del Drago, ma li pubblicheremo più avanti.

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