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Softwatch: dal XX secolo

Sembra che Salvador Dalì abbia disegnato più volte un orologio “soft” cioè morbido che si allungava al di fuori della cornice e molte sono le storie che si intrecciano intorno al Crash di Cartier. A partire de un Cartier Baignoire con la cassa deformata e che a Londra fece nascere negli anni ’60 un modello di lusso, il Cartier Crash.

Rumors say that Dalì would have designed many softwatch while Cartier Crash would have born in the Sixties in London, today Softwatch full name is Sothwatch Genève and it offers, as many years ago, a nice design.

Nel secolo scorso Fiera di Milano regalò ai giornalisti, il Softwatwatch EXAEQUO. (termine che in latino significa, uguale o equivalente) e quando nella posta di pochi giorni fa ho letto il comunicato stampa dell’Exaequo di Softwatch Genève, ho ricordato quello conservato con la sua scatola in un cassetto e l’ho fotografato completo di scatola e garanzia (divertente a questo proposito il consiglio di rivolgersi a un orologiaio specializzato per il cambio della pila del movimento al quarzo).

Da qualche anno il Brand Softwatch si è nobilitato aggiungendo la parola “Genève” e sui social, anche in trasmissioni TV, si unisce liberamente questo divertente orologio a Salvador Dalì e al mitico Crash Cartier. Sarebbe più corretto invece rinviare all’intervista, che riassumiamo, pubblicata nel 2023 su Elle Decor, in cui Francesca Cartier Brickell, autrice del libro The Cartiers: The Untold Story of the Family Behind the Jewelry Empire, spiega che Il Cartier Crash sarebbe nato negli anni ’60. Un cliente infatti avrebbe portato nella boutique Cartier di Bond Street a Londra, un Baignoire deformatosi per il calore in un incidente d’auto e Jean-Jacques Cartier ne trasse ispirazione per realizzare un orologio con cassa asimmetrica. Appunto il Crash, che fece furore perché i giovani volevano essere diversi dai loro genitori.

Più vicino a noi e in una fascia di prezzo più che accessibile, ricordiamo che il Softwatch ha una cassa al primo sguardo simile a quello del Cartier se non fosse per le rotondità molto accentuata nella parte inferiore e in quella superiore, rispetto al lussuoso originale della Maison francese. Abbastanza confuse anche le offerte in rete nelle varie aste vintage che gli affiancano quasi sempre il nome di Dalì e quello del Crash (per non parlare dei prezzi che da poche centinaia di Euro si avvicinano anche al migliaio). Precisazioni a parte è un orologio divertente che ha mantenuto in tutti questi anni l’aspetto estetico proponendosi in vari colori e finiture.

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