Fra pochi giorni è ufficialmente primavera e da Le Locle arrivano novità che coinvolgono, oltre agli automobilisti impegnati su lunghe distanze, tutto il pubblico che ama le quattro ruote e che nella nuova collezione PR516 (un cronografo meccanico e tre varianti al quarzo) trova la stessa ricerca di precisione e resistenza (da qui la sigla della collezione) dei primi modelli PR 516 nati a metà degli anni Sessanta. Completiamo quei ricordi con la spiegazione delle cifre: 516, cioè il 16° modello della 5a serie che era impermeabile e ricordiamo anche che la versione cronografica di questo PR nacque nel 1968.
Four new versions of Tissot PR516 chronogrph; one (steel case ø 41 mm) with movement hand-wounded mechanical and three with quartz movement and case ø 40 mm.
Piccole le differenze estetiche fra il modello meccanico e quelli al quarzo; nel complesso gli stilisti hanno mantenuto quanto, sin dagli inizi, era stato apprezzato dal pubblico: l’aspetto sportivo dell’orologio, la grafica del quadrante, le indicazioni della scala tachimetrica e pulsometrica sulla lunetta, il triangolo dei 5 minuti prima della partenza nelle regate nautiche, il vetro rinforzato (oggi a Glass box), la vestibilità della cassa in acciaio inox (oggi ø 41 mm), l’originalità del cinturino e del bracciale 707 traforato, innovativa idea del designer svizzero Lucien Gurtner. vedi sotto, gli esemplari del 1965 e del 1970.
Del tutto nuovo invece il movimento meccanico a carica manuale. Negli anni ’60 il Calibro n°781 offriva quattro varianti (a carica manuale o automatica) disponibili con o senza data. Oggi l’A05.291, su base Valjoux 7753 (ø 30 mm spessore mm 7,285) è stato adattato per il nuovo orologio; rimosso il blocco della carica automatica lo si è sostituito con un nuovo ponte decorato con la dicitura TISSOT 1853; la molla di carica ha una briglia fissa e non scorrevole, così da garantire il bloccaggio completo quando è completamente carica. Il nuovo bariletto garantisce una carica di 68 ore. E non sono da dimenticare la notevole resistenza ai campi magnetici grazie all’incorporazione di NivachronTM nelle molle del bilanciere; i rubini sono 25 e le A/h 28.800. Il sistema di regolazione Chrono di ETA grazie alla regolazione a laser, ha eliminato la racchetteria tradizionale limitando l’influenza dell’usura e dell’invecchiamento sulla precisione nel corso del tempo; il grado Elaboré garantisce uno scarto di 5 ± 5 secondi al giorno. Infine infine il sistema NIVACHOC accentua la resistenza agli urti.