In pieno Agosto sono state presentate da Blancpain due nuove versioni colorate dei Ladybird che sin dagli anni ’30 erano stati equipaggiati con un movimento automatico; preveggenza di Betty Fiechter, braccio destro di Blancpain proprietario dell’azienda di Villeret che dopo la sua morte senza eredi, Madame Betty rilevò (con un socio).
Two new Ladybird watches in Ladibird Colors collection, case in yellow or white gold with diamonds, authomatic movement (power 100 h) and on the motherpearl dial monocromatic or painted index with different sizes and diamonds, also Moon is painted.
La cassa in oro giallo o bianco, ø 34,90 mm è impreziosita con diamanti taglio brilla item incastonati manualmente su lunetta, anse e quadrante per un totale, comprendendo anche quelli su corona e fibbia, che supera i due carati. Il fondo l vetro zaffiro per far ammirare il movimento. Sul quadrante in madreperla bianca della cassa in oro giallo, gli indici monocolore in numeri romani sono più grandi nella parte superiore e più piccoli in quella inferiore, coordinati al cinturino blu come il cielo nelle belle giornate estive, mentre nella versione in oro bianco con cinturino in rosa corallo gli indici sono una fuga di colori diversi; per realizzarli sono necessarie cinque passate di colore. A ore 6 le fasi della luna, rappresentata da un volto femminile circondato da un cerchio in diamanti.
Il movimento è il Calibro automatico 1163L, che garantisce una riserva di carica di 100 ore; decorato a mano ha finiture perlage, anglage e Côtes de Genève, la massa oscillante è traforata.
Il cinturino in pelle di questi nuovi Ladybird Colors può essere scelto per la cassa in oro bianco e quadrante con indici multicolore anche in rosa, blu, verde, giallo e bianco. Sostituibili facilmente e rapidamente con grande hanno la fibbia ad ardiglione o déployante.
Tornando alla storia e a Betty Fichter, che superò l’impasse di non poter agli inizi usare il nome Blancpain perché venduta ad altri proprietari e scelse Villeret, anagramma del paese dove era stata fondatala la Blancpain, ricordiamo che è stata una delle pochissime donne a dirigere una grande azienda di orologi; prima di lei, negli ultimi decenni dell’Ottocento solo la Vacheron&Constantin fu guidata con successo, fra l’incredulità e le critiche della rigida comunità ginevrina, da Catherine-Etienette, vedova di Jacques Barthelemy Vacheron e dalla nuora Laure, vedova di Charles Vacheron.