Dopo il successo del 2023, che vide arrivare al Museo Orsi di Tortona 5000 visitatori, l’appuntamento per il 2024 si sposta di una decina di Km o poco più, arrivando in un altro Museo, quello dei Campionissimi a Novi Ligure. Il cambiamento nasceva da una serie di ragioni e soloPolso (un po’ come l’Andreotti che pensava male…ma ci azzeccava) ha intervistato il suo ideatore e organizzatore l’ing.Fabrizio Dellachà ponendogli 3 domande, di seguito, pubblichiamo integralmente le risposte.
After 2023 Exhibition in Orsi Museum with more than 5000 visitors, W.O.I. 2024 will be in Novi Ligure: soloPolso asked why and here what ing.Fabrizio Dellachà (owner and inventor of W.O.I.) answered..
1) Come mai lasciare Tortona alla quinta edizione, voglia di cambiamenti o scelte di post elezioni amministrative?
Il Museo dei Campionissimi e la fiera campionaria “Dolci Terre” ad esso annessa, hanno una superficie espositiva quasi tripla rispetto al Museo Orsi; il complesso è inoltre di più recente ristrutturazione ed offre servizi accessori quali le cucine interne, la sala convegni ed ampi spazi esterni per i food truck delle tipicità eno-agroalimentari del territorio. Inoltre Novi Ligure (che dista circa 10/15 minuti circa di auto da Tortona) è più vicina al famoso Outlet Mc Arthur Glenn di Serravalle Scrivia, il più grande Outlet d’Europa, con cui spero di poter intessere delle sinergie di reciprocità. E’ inoltre sede di primarie aziende alimentari quali Campari, Novi-Elah-Dufour, Pernigotti, Gambarotta Cioccolato, Serra Industria Dolciaria, etc. L’essermi candidato alle scorse Amministrative in una lista civica apartitica temo abbia influito nel rallentare i procedimenti autorizzativi. Non avendo tempo per attendere le tempistiche tortonesi eccessivamente dilatate, mi sono rivolto al Comune di Novi Ligure che si è immediatamente reso disponibile con enorme spirito di collaborazione ed una chiara e netta volontà di fruire (e godere) delle ovvie ricadute che 5.000 spettatori riversano sul territorio.
2) Quanto ha influito poter usare il Museo dei Campionissimi?
Essendo una struttura nota a livello internazionale ed ospitante uno dei più grandi musei del ciclismo “eroico” dei grandi pionieri delle corse, ha influito molto il poter fruire di tale location per la sua estensione, i suoi servizi ed il livello delle finiture.
3) A W.O.I. abbiamo visto spesso orologi dedicati al mare, ce ne saranno legati alla bici, visto che Novi Ligure è la patria di Coppi?
Onestamente ad oggi non ne ho idea: qualora i nostri abili produttori italiani volessero dedicare un modello, o una collezione, ai principali campioni di ciclismo della storia, sono certo che potrebbero accontentare e far felici una nicchia di appassionati numericamente rilevante. Ricordo che proprio quest’anno le nostre terre hanno ospitato una tappa storica del Tour de France che è passato proprio da queste parti in onore di Fausto e Serse Coppi.
Diciamo subito che le risposte non hanno “svicolato” sull’influenza delle Elezioni Amministrative; molto condivisibili quelle sulle possibilità di sinergie future con l’Outlet Mc Arthur Glenn di Serravalle Scrivia e con le industrie dolciarie del territorio. Il ns. Ingegnere edile-architetto, libero professionista, laureatosi all’Università di Pavia, ama le belle arti, di cui è docente e a questo proposito gli va fatto un particolare ringraziamento per le numerose fotografie di sculture e monumenti, con adeguate descrizioni. Meno formali e molto apprezzati anche i suoi post gastronomici in compagnia di amici che amano e seguono gli orologi, e infine quelli personali con una bella moglie e una simpatica cagnolina. Avevamo anche chiesto a Silvia Bonfanti, efficiente U.S. di W.O.I. una foto dell’Ing. Dellachà in bicicletta, ma a quanto pare non esiste, quindi ripieghiamo su un’immagine nota a chi lo segue su FB dove il ns Ingegnere è più che spesso presente, un po’ come quei Sant’uomini che apparivano nello stesso luogo in località diverse, creando stupore nei seguaci.
Al di lè della simpatia che ci ha sempre legato a W.O.I, auguri che Novi Ligure confermi le aspettative; nella “città” piemontese, definizione ottenuta diversi secoli fa, storicamente in bilico tra gli eserciti di Tortona, Pavia, Genova e Milano, oltre al Museo, dove spiccano i busti di Costante Girardengo e Fausto Coppi, tra gli storici palazzi con le facciate dipinte, ricordiamo su quella di Palazzo Negroni una serie di clessidre.