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Due meteoriti diversi per Louis Moinet

Vedere adesso un frammento di meteorite sul quadrante di un orologio non è cosa strana, lo è invece se i meteoriti provengono da zone e tempi diversi, per mostrare due fasi lunari (luna piena e luna nuova).

Two different meteorites show with an index at hour 3, the dark moon and the new moon in the Centre of the avventurine dial, self winding movement, very light titanium case, ø 40 mm, only 18 g. limited edition 60 watches.

il nuovo orologio Black Moon, presentato nella primavera del 2024, con cassa in titanio grado 5 ø 40 mm w.r. a m.50, pesa solo 18 g; sulla corona il fiordaliso, simbolo della LM, le anse “ajourées” si integrano perfettamente nella cassa e il retro fa ammirare il disegno stilisticamente moderno della massa oscillante.

Sul quadrante tridimensionale in avventurina, bombato e protetto dal vetro zaffiro, le tradizionali fasi lunari sono interpretate in modo originale, giocano infatti sui due colori dei frammenti incastonati sul disco centrale: uno molto scuro, quasi nero è il frammento recuperato dalle rocce nel deserto del Dnofar 457 e mostra la luna piena, l’altro recuperato dalle rocce Gadamis 005 è di un pallido grigio marmo e indica la luna nuova che sta sorgendo; la lettura delle fasi di luna è data dall’indice a ore 3 su un cerchio in alluminio rosso, trattato luminescente SLN, gli altri indici, sempre luminescenti, sono rodiati e trattati con materiale luminescente come le lancette. Tra le 8 e le 10 una zona scheletrata mostra il bilanciere, lo scappamento e i ponti lavorati. Grazie ai componenti impiegati la precisione delle indicazioni astronomiche è tale che solo dopo 122 ann,i si noterà lo scarto di un giorno con la realtà, obbligando il proprietario del segnatempo alla correzione manuale. il movimento è automatico (Ah 28.800, rubini 29, circa 48 h).

Realizzato in 60 esemplari questo orologio, sostiene Jean-Marie Schaller, proprietario e direttore creativo di Louis Moinet, sarebbe sicuramente piaciuto al Maestro orologiaio francese vissuto nel XVIII e XIX sec. che ha dato il nome all’attuale azienda di Sainte Blaise.

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