Nel 2015 al S.I.H.H. di Ginevra, la A.Lange & Söhne presentava un Ripetizione Minuti per ricordare Ferdinand Adolph Lange, nato nel 1815; da quell’orologio del duecentesimo anniversario arriviamo, nel 2024, a quello del centesimo, omaggio a Walter Lange, nato a Dresda il 29 Luglio 1924 e morto il 17 Gennaio 2017 a Ingolstadt.
A Minute Repetear tribute to Ferdinand Adolph Lange, born in 1815 was unweiled in 2015 for this 200° anniversary in Geneva, today there is a tribute to Walter Lange, born on July 29th 1924, for this 100° anniversary.
Forse non tutti conoscono l’avventurosa vita professionale di Walter A.Lange che qui riassumiamo:
1941-42 inizia la sua formazione alla Scuola d’orologeria di Karlstein in Austria, dal ’42 al ’45 arruolato nell’esercito viene ferito gravemente e rimandato a Glashütte, dove continua la formazione di orologiaio partecipando dopo la fine del conflitto alla ricostruzione della Manifattura di famiglia, lavorandovi come maestro orologiaio. Nel Novembre del 1948 però il Governo della DDR sequestra ed espropria l’azienda che era stata ridotta a produrre orologi di bassa qualità e Walter Lange è costretto a lavorare nelle miniere di uranio da dove fugge nella Germania Ovest, trovando lavoro come orologiaio dal Dr. Ernst Kurtz a Memmelsdorf. Nel 1951 si sposa e si trasferisce a Pforzheim dove lavora come orologiaio presso Laco-Durowe e fino al 1983 come grossista insieme al fratello Ferdinand nell’azienda “A. Lange Pforzheim”; nel 1989 a 65 anni si ritira a Pforzheim ed è a questo punto che inizia una nuova vita con Günter Blümlein, che, dopo aver iniziato a lavorare nel campo orologiero da Junghans, era entrato da VDO, un gruppo di aziende che producevano contagiri e tachimetri per l’industria automobilistica, navale ed aerospaziale, gruppo che nel 1978 aveva acquistato le manifatture svizzere IWC e Jaeger Le Coultre.
Apriamo qui una parentesi per ricordare che Blümlein, oltre a occuparsi di IWC e JLC in VDO, era un visionario esperto di marketing e appassionato di orologi. Essendo tedesco aveva un sogno preciso: far tornare l’orologeria tedesca ai livelli anteguerra; nel 1990 grazie al supporto del Gruppo VDO e di LMH (Les Manufactures Horlogères) fece rinascere il Marchio A. Lange & Söhne e l’azienda Lange Uhren GmbH a Glashütte; il 24 Ottobre 1994 fu presentata con successo a Dresda, la prima collezione di orologi da polso con gli orologi Lange 1, Arkade, Saxonia e il Tourbillon “Pour le Mérite” e tutti i modelli trovarono acquirenti entusiasti. Il Marchio tornava così nel panorama internazionale grazie alla lungimiranza di Blümlein e alla costanza di Walter A.Lange tornato a dirige l’azienda di famiglia. Pochi anni dopo il Gruppo Richemont acquistava IWC, Jaeger-Le Coultre e Lange & Söhne per una cifra stratosferica; gli orologi tedeschi rispetto a quelli dei due Marchi svizzeri, erano realizzati in numeri limitati (quello che ci vuole per i collezionisti) la loro qualità era perfetta e anche in Richemont Blümlein se ne occupava, ma il 1° Ottobre 2001 a soli 58 anni morì; l’evoluzione di A.L&S però continuava e il Marchio è sempre stato ai vertici dell’industria orologiera.
A Baselworld, in occasione delle premiazioni organizzate dalla rivista Armbanduhren, ho incontrato alcune volte Walter Lange e ne ricordo la la cortesia, la semplicità e la modestia anche se nel corso della sua vita aveva ricevuto Premi e Onorificenze in patria e all’estero (un appunto a questo proposito va fatto sull’aggettivo “umile” che si legge in rete, secondo noi molto più aderente alla realtà è parlare di modestia e quindi definire Walter Lange una persona modesta). Tra i Premi ricordiamo quello speciale della Giuria del GPHG 2014, tra le Onorificenze molte quelle del Governo tedesco; infine nel 1995 aveva ricevuto la cittadinanza onoraria di Glashütte e nel 2020 la Città e l’Azienda gli dedicarono, nel 175° anniversario dell’orologeria di Glashütte, una scultura in bronzo dell’artista Thoms Jastram, collocata vicino al monumento del suo bisnonno Ferdinand Adolph Lange.