Ultimo giorno di Febbraio (anno bisestile) e parlando di orologi, questo significa una complicazione importante e difficile da realizzare. In genere il sistema più diffuso è quello che sul quadrante vede la lancetta muoversi sul quadriennio e nel quarto anno, dal 29 Febbraio passare direttamente al 1° di Marzo.
Every 4 years February has 29 and not 28 days, this means for watches a difficult complication, often patented. Among Top Brands we remember here A.Lange & Sohene and I.W.C, both with Perpetual Calendar.
Fra i vari Marchi di vertice, probabilmente quello che nelle sue collezioni di orologi da polso ha presentato il maggior numero di Calendari Perpetui, A.Lange & Söhne, a partire dal 2001, ne conta otto o meglio nove perché al quadrante nero è stata abbinata la cassa in platino.
Sotto il profilo della tecnica la ruota del Calendario Perpetuo, gira molto lentamente, una sola volta ogni quattro anni; le sue 48 tacche corrispondono ai mesi del quadriennio; hanno tutte un’incisione identica salvo una, meno profonda che fa scattare anche il 29° giorno di Febbraio, mentre negli altri tre anni si passa direttamente al 1° Marzo. Dopo il 1° Marzo a mezzanotte la ruota riprende il suo movimento per altri quattro anni.
Le collezioni A.L&S, che presentano il Calendario Perpetuo con Indicazione analogica del quadriennio sono 4: Grand Complication, Collezione 1815 cronografo rattrapante, Tourbograph Perpetual Pour le Merit, Omaggio a Richard Lange Terra Luna. Gli altri 4 Q.P. hanno un’impostazione diversa; Il Langematik Q.P. è tradizionale con una grande finestrella per la data in contrapposizione a quella delle fasi di luna, alle 3 l’indicazione analogica dei mesi e alle 9 quella del quadriennio. Il Datograph cronografo ha la finestrella della data al 12, alle 6 le fasi di luna, a ore 9 il contatore dei piccoli secondi e il giorno della settimana, a ore 3 il contatore dei 30 minuti e l’indicazione dei mesi. Il Lange 1 Calendario Perpetuo e scappamento a tourbillon e il Lange 1 del 2021 Calendario Perpetuo, indicano i mesi su un anello che ruota sul bordo esterno del quadrante. Questa scelta è stata coperta da brevetto per la sua complessità e per l’innovazione (molto più lungo il percorso dell’anello con le 48 tacche, rispetto a quello della ruota tradizionale per far scattare la data dal 29/2 al 1°/3). Su quadranti grigio o nero, verticalmente la grande finestrella della data è a ore 10, la lancetta sotto indica il giorno e alle sei si vedono le fasi di luna, l’indicazione di ore e minuti è decentrata alle 3 e infine l’anno del quadriennio appare in rosso in una finestrella triangolare a ore 6.
A questi vanno aggiunti, secondo noi, altri due orologi che, sulla rivista cartacea orologi da POLSO, sono stati presentati nella prima metà del 2000: l’I.W.C Da Vinci crono Q.P. ø 41,5 (allora sembrava fin troppo grande), che per primo mostrò l’anno con le 4 cifre dalla finestrella fra le 7 e le 8, la finestrella della luna a ore 12 mostrava anche i piccoli secondi, i mesi erano a ore 6, la data alle 3 e il giorno alle 9. Sempre in quel periodo il Glashütte Original Senator Klassik (cassa in oro ø 39 mm e movimento automatico di Manifattura Calibro 39) scelse finestrelle abbastanza simmetriche per giorno e mese alle 9 e alle 3, data panoramica a ore 4 e fasi di luna da una finestrella che aveva la forma del quarto di luna.