Quattromila anni a.C. nella Mesopotamia meridionale i Sumeri, provenienti dall’Asia, fondarono quella che gli storici considerano sia stata la prima civiltà, Da nomadi si trasformano in agricoltori e inventarono un sacco di cose utili per vivere meglio, furono anche matematici e astronomi e inventarono la prima scrittura. Quanto loro ci hanno tramandato, prima di soccombere nel 2000 a C. ai Babilonesi, ha ispirato l’UR-100V Time&Culture II presentato nell’Ottobre 2023.
Sumeri, ancient people in Mesopotamia and their knowledges, inside new UR-100V Time& Culture II. Usual case and movement but special graphic design on dial and case.
Sempre uguali, visto il successo ottenuto, cassa asimmetrica (49,7 mm x 41 mm, vetro a cupola, display satellitare con ore vaganti)) e movimento a carica automatica Calibro UR12.02 su base Elite Zenith (40 rubini, carica 48 h e 28.800 A/h; ruotismi Urwerk per ore satellitari orbitali e rotore Windfänger). In questa versione l’attenzione viene polarizzata dalle decorazioni del quadrante, che riprendono il simbolo di Utu, dio non solo del Sole, ma anche della Verità e della Giustizia e che i Sumeri rappresentavano con un sole a quattro punte. Anche il colore scelto, un blu speciale, si collega alla terra dei Sumeri ricca di minerali, in particolare ricorda il lapislazzulo, pietra dedicata a un altro dio anzi a una dea, Innana, dea dell’Amore, della Guerra e della Fertilità (e forse questo ordine andrebbe modificaato).
Oltre a queste scelte da non dimenticare che anche la lunetta, la cassa e le anse presentano decorazioni sulle quali si può lasciar partire l’immaginazione o, più tranquillamente, affidarsi alle spiegazioni dei fondatori di Urwerk, che hanno ripreso, nella grafica, le conoscenze astronomiche e spaziali dei Sumeri. Alla fine si può dre che un orologio non serve solo per misurare il tempo, ma, in casi particolari, diventa anche uno strumento di cultura, e scusate se è poco.