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Orologi miliardari

Tra le novità ginevrine anche un preziosissimo Jacob & Co, il cui prezzo è stato fissato in 20 milioni di Dollari, ma nella storia degli ultimi cinquant’anni anche altri segnatempo hanno registrato cifre da favola.

Among novelties uweiled in Genève also precious Billionaire by Jacob & Co, but in watchmaking history there were others watches with unaffordable prices.

Il primo orologio che nel 1979 vide un prezzo strabiliante (5 milioni di sterline) fu il Kallista di Vacheron & Constantin. Era un orologio da uomo ideato da Raymond Moretti, che sulla cassa e sul bracciale d’oro, aveva incastonato un diluvio di diamanti (118 taglio smeraldo) pari a 130 carati.

Non si seppe mai per chi era stato prodottolo, così come sono rimasti anonimi gli acquirenti dei Patek Philippe (Calibro 89, Henry Graves del 1925 venduto all’asta in tempi abbastanza recenti per 24 milioni di dollari e nel 2019 il Grandmaster Chime in acciaio che, all’asta Charity di Only Watch, raggiunse i 31 milioni di dollari) o di altri segnatempo sprovvisti di pietre preziose, ma ricchi di movimenti meccanici.

Oggi, dopo un Jacob&Co del 2015 (prezzo 16 milioni di dollari, cifra che, rapportata alle recenti vicissitudini economiche, è superiore a venti milioni attuali) a WandW è esposto un pezzo unico che, appunto, costa 20 milioni; sono stati impiegati più di tre anni per avere a disposizione le pietre preziose necessarie.

Nel nuovo Jacob & Co della collezione Billionaire Timeless Treasure, è inserito un movimento scheletrato, il Calibro di Manifattura JCAM39 a carica manuale, contornato da 76 tsavoriti verdi taglio smeraldo, e nel quale sono inserti 57 diamanti gialli taglio baguette; il tourbillon ha una gabbia molto sottile che ruota in un minuto..

Tornando all’aspetto prezioso di questo pezzo unico, per arrivare ai 216,89 carati delle gemme impiegate si è partiti da una disponibilità di 880 carati; e per raggiungere l’incredibile volume di diamanti Fancy Yellow sono stati necessari tre anni e mezzo.negli ultimi anni poi questa colorazione nei diamanti ha visto aumentare le richieste. Questo il commento in quattro punti di Seraina Wicht, responsabile del reparto gemmologia di Jacob& Co: “1) sembrava impossibile riunire così tante pietre dal colore così raro e dalle dimensioni così grandi. 2) che tutte le gemme si adeguassero alle nostre esigenze nella fase grezza e prima del taglio. 3) mantenere il colore e la consistenza dopo il taglio. 4) riuscire a tagliare ogni gemma in modo che si inserisse nel posto che le era stato assegnato sulla struttura appositamente realizzata in oro giallo. Jacob&Co. ha sfidato se stesso come mai prima d’ora”.

Un pezzo unico (forse ordinato da qualche cliente del Medioriente o comunque ideato per quella clientela) nel quale il movimento meccanico, per quanto interessante, passa per forza di cose in secondo piano.

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