Molte Case orologiere hanno al loro interno un management appassionato di storia e di astronomia che si ispira ad epoche e culture lontane, per il nome, il quadrante o quant’altro legato alla novità da proporre agli appassionati: oggi è la volta di Urwerk che ha svelato il suo 100V.
New Urwerk 100-V is the first Chapter of new collection 2022 “Time and Culture” with a wonderful cupper dial showing Atzec calendar; furthermore when minute hand reach 60° it desappear and comes back showing every 20 minutes distance toward Mexico and rotation of Earth around Sun.
Nella collezione Time and Culture il nuovo orologio ha un quadrante che ipnotizza con i suoi motivi grafici derivati dall’arte azteca; inoltre il tempo e lo spazio si affiancano, con ore e chilometri che affascinano chi ama i segnatempo astronomici con una loro storia alle spalle. Partendo dall’Impero Cinese le ricerche per il 100V sono approdate in Messico e alla Pietra del Sole conservata nel Museo Nazionale d’Antropologia del Messico, una scultura rotonda il cui diametro è di m.3,60 e mostra il calendario atzeco; il terzo cerchio rappresenta i 20 giorni del mese, il quarto i 260 giorni dell’anno. Il motivo è stato ripreso sul quadrante rame con finissime incisioni satinate e microbigliate, profonde mm 0,05, a mostrare una superficie vellutata. All’indicazione di ore e minuti si affiancano anche altre indicazioni, quando i minuti superano il 60° la lancetta sparisce per riapparire come contatore dei chilometri (524,89 che, ogni 20′ devono essere percorsi per arrivare nel Messico), in effetti si tratta della rotazione della velocità media della Terra calcolata a livello della nazione americana, mentre sul lato opposto appare la rivoluzione della Terra intorno al Sole, Km. 36.742 ogni 20 minuti. La cassa in acciaio come la lunetta, mentre il fondo è in titanio, misura mm 41,0 x 49,7 x 14,0 di spessore. Il movimento è il Calibro UR 12.02 automatico con 40 rubini, A/h 28.800, carica automatica, riserva di carica 48 h; i satelliti delle ore sono in alluminio incastonati su croci di Ginevra in bronzo al berillo, il carosello è in alluminio, la cupola in ARCAP.