La pandemia ha rivoluzionato anche le più importanti manifestazioni veliche, la Ocean Race 2022/23 partirà da Alicante, in Spagna, il 15 gennaio, per concludersi nell’estate a Genova, ma Ulysse Nardin ha già preparato un orologio particolare, realizzato con reti da pesca recuperate e riciclate.
Odean Race 2022/33 will start in Alicante on next January 15th; Ulysse Nardin will be Official Timekeper, but on next June 2022 U.N, will be ready to offer its new Diver Ocean Race, limited edition 200 watches, realized according to ecofriendly economy.
Su Ulysse Nardin il secondo Marchio che si è dichiarato indipendente dal Gruppo Kering, ci sono staii molti “rumours” durante l’ultimo Watches and Wonders ginevrino, al quale aveva preso parte solamente Girard-Perregaux, forse perché aveva da tempo prenotato lo spazio al Palaexpo. Si parla di nuovi investitori e di colloqui che Pruniaux, il coraggioso responsabile dei due Marchi oggi indipendenti, avrebbe avuto a Ginevra; in attesa di saperne di più possiamo però dire che a La Chaux-de-Fonds i due team creativi, che lavorano indipendentemente l’un dall’altro, hanno già pensato da tempo agli impegni futuri. E Ulysse Nardin lo ha fatto in modo inatteso, anche se la salvaguardia degli Oceani e l’adozione di sistemi produttivi ecocompatibili stanno coinvolgendo un numero sempre più ampio di imprese orologiere.
Abbiamo già saputo dei milioni di bottiglie di plastica gettate in mare e recuperate, oggi altre cifre si riferiscono alle reti da pesca e devono far riflettere. Le reti da pesca ((composte prevalentemente da poliammide) sono una delle principali fonti dell’inquinamento plastico presente nell’Oceano: ogni anno, secondo stime ufficiali, ne vengono disperse o abbandonate fino a 640.000 tonnellate, che si aggiungono ai nove milioni di tonnellate di plastica scaricate in mare.
Con l’aiuto di start-up come Fil&Fab fondata da giovani bretoni che riciclavano reti recuperate nei porti francesi – ha dichiarato Pruniaux CEO di Ulysse Nardin – siamo riusciti, con successo, a realizzare e commercializzare orologi derivati da reti da pesca riciclate”.
Tutto è iniziato nel Settembre 2020 quando Ulysse Nardin ha realizzato la prima tappa del suo impegno per l’economia circolare a favore del mare, con il lancio del cinturino R-Strap, realizzato con reti da pesca riciclate e che può essere utilizzato per le collezioni Marine, Diver e Freak X. Due mesi dopo a Novembre è nato un nuovo progetto, il Diver Net, un concept sperimentale dove ciascun elemento dell’orologio è stato realizzato per durare nel tempo ed essere il più ecosostenibile possibile.
Il nuovo Diver, disponibile da Giugno in edizione limitata a 200 esemplari, vede la Maison di Le Locle a fianco dell’organizzazione della celebre regata (Ulysse Nardin ne sarà infatti Official Time-keeper); la cassa, ø 44 mm w.r. a m.300 è realizzata in Nylo e Carbonium le cui fibre hanno un diametro di soli 7 µm (le percentuali sono rispettivamente del 60 e 40%) e presenta almeno l’80-85% di acciaio riciclato; il risultato è un aspetto marmorizzato che cambia da un esemplare all’altro; i lati e il fondo sono in acciaio riciclato garantito dall’importante acciaieria austriaca Voestalpine Boehler; sul fondello il vetro zaffiro è decorato con il logo The Ocean Race. Il quadrante è stato leggermente rivisitato rispetto alla versione concept: le iniziali extra large delle maiuscolo U e N bianche sono scomparse a favore di un trattamento della superficie antracite (rutenio) testurizzato più neutro; rimasta invece l’iconica doppia X impressa sul quadrante con finitura per metà opaca e per metà satinata. L’industria francese JTTI ha trasformato le reti in bobine di filato per il cinturino, il packaging prevede inoltre un astuccio R-PET impermeabile custodito in una sacca riciclata dal mare, firmata Helly Hansen, fornitore ufficiale di abbigliamento della Ocean Race.
Infine, anche se secondo noi andrebbe al posto d’onore, il movimento è il Calibro di Manifattura, UN-118, con tecnologia al silicio.