Dicevamo tempo fa, dopo l’atteggiamento calvinista della città svizzera che aveva fatto emigrare i ricchi arabi in U.K, che Londra stava prendendo il posto di Ginevra; idea confermata dalla Mostra Oak Collection, al Design Museum (20-24 Maggio 2022 a ingresso libero) di esemplari unici (One-of-A–Kind) di Patek Philippe, Rolex e altri Marchi.
Once we said that London could become a new Geneva, now wonderful OAK Collection can bee seen, free, at London Design Museum till 2022 May 24th, afterwards it will begin a World Tour; watches shops are opened in U.K. but economic news published by our newspapers are not so good.
L’esposizione comprende undici sale, 168 gli orologi esposti (piccola parte di una collezione da Mille e una notte); sei sale accolgono i Patek Philippe (Ore del Mondo, Calatrava, Nautilus, cronografi complicati, pezzi d’alto artigianato), tre i Rolex, mentre un’area è riservata agli orologi realizzati da orologiai indipendenti come Francois-Paul Journe o Kari Voutilainen. Al party che ha preceduto l’inaugurazione tanti nomi noti in campo orologiero (proprietari, presidenti, CEO) e in quello londinese; il tradizionale taglio del nastro ha visto Patrick Getreide proprietario di Oak Collection, Markus Leitner, ambasciatore svizzero in UK, Tim Marlow CEO & Direttore del Museo e il presidente Lord Peter Mandelson, il curatore della mostra Nick Foulkes. Dopo il 25 Maggio la Oak Collection inizierà un giro del mondo in U.S.A., Medioriente e Asia.
Oltre a questa mostra, a conferma di quanto scritto agli inizi, secondo quanto riferito dalla stampa internazionale, I due terzi degli ottimi risultati ottenuti da “The Watches of Switzerland Group” (+ 40% nell’anno finanziario appena concluso) sono arrivati da vendite nel Regno Unito e un terzo dagli USA e in Gran Bretagna aprono nuovi grandi negozi di orologi; però sul Sole 24 Ore leggiamo che la Brexit è costata alla Nazione inglese 66 miliardi di sterline, che la situazione economica è seria, i consumi diminuiscono, le aziende non trovano personale e non assumono e infine che l’inflazione avanza. Tutto ciò stride con il dorato mondo degli orologi, forse non resta che fare gli scongiuri per quanto dicono gli economisti.