Si impara molto dai nuovi orologi: per esempio “Spock”, legato alla serie Star Treck, è un algoritmo ad apprendimento automatico in grado di escludere le configurazioni instabili dei sistemi planetari osservati e per analogia la mano con dita a V indica un sicuro saluto, ma nel nuovo Urwerk, presentato oggi a Shanghai, alle 11 ora di Ginevra, questo simbolo è legato al movimento.
How many thins you may learn from watches! New Ur-120 said Spock means fortune and long live…novelty has been unveiled at Shanghai today at Geneva time 11 a.m.
Il nuovo orologio riprende i codici della Collezione UR-110 rivisitandone il concetto; nel Calibro 20-01 i due satelliti proprio come il saluto vulcanico si scindono in due, ruotando sul loro asse e consentendo di ridurre lo spessore del segnatempo (cassa mm 44×47) che al vertice del vetro zaffiro misura 15,8 mm; poi si riuniscono per proseguire nel compito tradizionale.di indicare le ore mentre i minuti sono a retrograde.
“C’è una tripla complicazione sul quadrante – dice Martin Frei mai stanco di disegnare nuove soluzioni – rotazione del carosello, rotazione planetaria di ogni satellite per mantenerne la posizione orizzontale e rotazione sul proprio asse dei plot che formano il satellite“,
Il movimento automatico ha 32 rubini, A/h 28.800, autonomia 48 h ed è composto da elementi realizzati in rame al berillio, ottone, trattati PVD grigio o color oro, rodiati, alluminio anodizzato, ARCAP, titanio e nickel fabbricazione LIGAI. Ispirata alle casse ideate da Gerald Genta, quella del nuovo modello è formata da due parti a incastro (posteriore e lunetta) in acciaio satinato e titanio, collegate senza interruzioni con viti laterali; nuova anche l’ansa alle 6 che consente al cinturino di aderire meglio al polso, invece del tessuto tradizionale questa volta il cinturino è realizzato in morbida pelle. Cromaticamente predomina il grigio opaco interrotto da sprazzi dorati.