La passione per gli orologi può dividersi in due campi, da un lato l’estetica, dall’altro ciò che sta all’interno del modello che ci ha colpito; il primo è molto più diffuso del secondo ed è bello tornare indietro nel tempo con Erredibi (che abbiamo ulteriormente contratto a causa del format) mentre pubblichiamo una storia di bulloni e non solo.
In Lombardia these new watches were born many years ago, but Erredibi began to produce them, writing on every case: “Realized in Brianza”, only few year ago.
Vedendo uno dei modelli realizzati recentemente, con una cassa per polsi importanti, nata dal disegno di un bullone, abbiamo contattato l’azienda lombarda, apprendendo molti particolari interessanti che, nel cassetto della nostra memoria, ne hanno fatto scattare altri, vecchi di oltre mezzo secolo.
Apriamo una parentesi per ricordare l’imprenditore Walter Fontana che ha portato alla nascita di Bormio-Duemila e Bormio-Tremila; la produzione della Bulloneria Fontana, fondata dai fratelli Loris e Walter, ha contribuito alla diffusione non solo europea delle automobili e a Bormio Walter Fontana veniva chiamato “Zio Bullone”. allora l’inimicizia fra i proprietari degii impianti di risalita esistenti e di quelli nuovi (servizi e biglietti erano rigorosamente separati) ci aveva fatto pensare alla guerra inglese delle Due Rose, ma la diplomazia del giornalista Disma Sutti fece trovare alla fine un’intesa sportiva nel garage della nostra villa al Dosso del Grillo, con una partita di ping-pong tra Fontana e lo Zepp (gestore del Livrio, proprietario con altri valtellinesi degli impianti di risalita al Ciuk e poi con Thoeni dell’albergo Palace), seguita da quella culinaria davanti a un favoloso piatto di lesso (otto chili di manzo più tutti gli altri componenti. dalla gallina al cotechino) cucinato in parte nel nostro cucinino e in parte all’hotel dei Pini. Oggi, ne siamo sicuri, Fontana sarebbe contento di vedere un bullone trasformato nella cassa di un orologio.
Ma torniamo agli orologi ideati da Enrico Viganò. Dalla fine degli anni ’90 furono solo disegni su un foglio o alcuni prototipi; la cassa era derivata da componentistica meccanica di fissaggio, ma nel secondo decennio degli anni Duemila l’incontro tra Viganò e Giulio Villa portò alla loro realizzazione e alla nascita, nel 2017, degli orologi Erredibi, che agli inizi ci hanno incuriosito per due cose: lo slogan: Sartoria Meccanica (e di sartoria si può parlare perché a lungo si trattò di pezzi unici realizzati per singoli clienti); ancora oggi si può scegliere la lega preferita tra un lungo elenco di proposte o personalizzare l’aspetto del segnatempo anche avvalendosi di artigiani italiani nel campo dell’incisione artistica a bulino. Con la collaborazione di laboratori milanesi vengono poi eseguiti i test finali per garantire un prodotto allineato alle attuali esigenze.
Il secondo particolare è stata la frase “Fabbricato in Brianza” incisa sul retro di ogni cassa. Per chi non conosce bene la Lombardia, la Brianza è una zona industriale fra Monza e Lecco, dove laboratori artigianali sperimentano materiali poco impiegati nella filiera orologiera tradizionale (per esempio il damasco di titanio). Dai pezzi unici la Erredibi watches è poi passata a mini serie lanciate periodicamente e la cui programmazione si evolve di continuo; nel Settembre del 2018 per la Lario Edition sono stati impostati venti esemplari (cassa ø 44 mm in Titanio 6AI-4V e Ergal 7075, corona a vite a scelta a ore 4 o 10) che, dopo la pausa forzata della pandemia, saranno pronti alla fine di quest’anno.
Dopo la Tavola Rotonda fiorentina sul Rinascimento orologiero italiano, di cui abbiamo scritto pochi giorni fa, concludiamo dicendo che sarebbe bello se negli Erredibi si potesse trovare anche un movimento italiano.