Quando nel 2009 venne presentato, il primo Zeitwerk (laureato Aiguille d’Or al G.P.H.G. dello stesso anno) la cassa era in platino, oro bianco o oro rosa, sul quadrante ore e minuti erano indicati in maniera digitale grazie a tre dischi, l’indicazione della riserva di carica di 36 h era a ore 12 simmetrica ai piccoli secondi alle 6.
First Zeitwerk, born in 2009, was also Aiguille d’Or at G.P.H.G. in the same year; now a second version has arrived with platinum or rose gold case and an improved movement always hand wounded.
Nel 2022 è arrivato lo Zeitwerke n°2 che, a prima vista, non sembra avere grandi differenze, stessa disposizione delle funzioni sul quadrante, diametro della cassa ridotto da 42 mm a 41,9 e lo spessore da 12,6 mm a 12,2.
Le differenze infatti sono tutte all’interno, nel movimento di Manifattura L043.9 a carica manuale con la tradizionale platina a 3/4. in alpacca, ø 33,9 mm, spessore mm 8,9 (al posto dei mm 33,6 e 9,3 della prima versione). Al suo interno 451 componenti invece dei precedenti 308. Il ponte dell’ora che rende unico il quadrante, è stato rielaborato per dare maggior spazio al quadrantino dei piccoli secondi. Il bariletto brevettato, grazie a due molle, ha visto raddoppiare, da 36 a 72 ore la durata della carica e le ultime 12 h sono segnate in rosso. Premendo il pulsante a ore 4 una frizione verticale brevettata disaccoppia l’anello delle ore dal meccanismo delle cifre saltanti, rilasciandolo si fa avanzare l’indicazione dell’ora, mente quella dei minuti è, come sempre, regolabile in entrambe le direzioni tramite la corona a ore due. Le A/h sono 18.00, i rubini 59 e la spirale è realizzata in house.
Per chi ama conoscere anche i più piccoli dettagli ricordiamo che l’anello delle ore ha un diametro di 30 millimetri e arriva fino alla circonferenza esterna del movimento. I due dischi per gli intervalli dei dieci minuti e del singolo minuto, hanno rispettivamente un diametro di 19,0 e 12,7 millimetri e sono separati da una differenza di altezza di soli 0,2 millimetri per cui solo esperti orologiai sono in grado di garantire una regolazione precisa. Particolarmente curata infine la decorazione, il ponte del bilanciere e dello scappamento ad ancora sono incisi a mano, i ruotismi di carica lavorati à soleil, i rubini e il ponte di carica intermedio, nel quale sono alloggiati i due castoni d’oro avvitati, è in filigrana ed è rifinito con levigatura lineare.
La cassa in platino racchiude un quadrante silver, quella in oro rosa un quadrante nero, entrambi realizzati in argento, infine i cinturini sono in coccodrillo con fibbia ad ardiglione nel metallo della cassa.
gran modello ,di sobria eleganza ,a mio avviso superiore a Patek che ormai spesso scivola in orpelli inutili
perfettamente d’accordo non solo su L&S ma anche su PP