Sul n* 7 – 12 Maggio 2022 – della rivista FH, l’0organo ufficiale delle aziende orologiere svizzere, abbiamo letto due belle interviste pubblicate in Marzo e Aprile 2022 su Le Temps e Watch Around e le riassumiamo.
Good news on FH Revue n°7/2022: two interviews published on March and Avril by Le Temps and Watch Around and Swiss export growing in March.
Thierry Stern rispondendo alle molte domande di Valère Gogniat ha messo in risalto due elementi che ci sembrano fondamentali: l’aumento del numero di collaboratori e la ferma decisione di non vendere Patek Philippe (nemmeno per 20 o 30 miliardi). Con buona pace dei rumors che periodicamente appaiono sulla stampa internazionale e ai quali soloPolso non ha mai dato credito. Non si è sbottonato il Presidente di PP sui costi a WandW, riconoscendo l’importanza di un Salone dove le Aziende possano incontrare rivenditori e media (avendo la sede a Ginevra, non è stato necessario sopportare quelli per il personale in fiera). Soddisfatto del ruolo svolto dal CEO di Rolex, che ha saputo smussare le inevitabili richieste tra Gruppo Richemont e i nuovi Marchi presenti al Palaexpo, per il futuro però ancora presto per decidere come comportarsi. Patek Philippe si attesta su una produzione annua di circa 65.000 orologi e se la maggior parte delle richieste verte sul Nautilus in acciaio, non si può aumentarne le cifre. Le stime di produzione e giro d’affari indicate da Morgan Stanley non sono corrette, “dovrebbero informarsi meglio“. In Svizzera gli addetti sono passati da 2100 a 2400 e Stern pensa di incrementare questa cifra. Infine sulla nomina di un nuovo Direttore Generale sottolinea che mr. Bernasconi, per altro da tempo in azienda, sta affiancando mr.Puny, ma non è ancora stata fissata una data; bella la conclusione di Stern: “Gerer Patek Philippe tout seul c’est lord vous savez”.
Stéphane Gachet ha chiesto a Alexandre Mille (uno dei quattro figli di Richard) che da tre anni fa parte del Comitato direttivo, se in futuro la strada da seguire sarà quella indicata dal padre e da Dominique Guenat, cofondatore dell’impresa orologiera, ricevendo una risposta affermativa. Più che di strategie aziendali da RM si parla in termini di persone che sanno impostare colloqui fattivi. La vita dei diversi modelli non è molto lunga (da 5 a 7 anni sotto il profilo della produzione), ma si pone anche molta attenzione ai suggerimenti che arrivano dai collaboratori e dalla clientela ed è importante l’opera del reparto R&D che a Parigi conta una trentina di collaboratori. La progressione dell’azienda sui diversi mercati, anche in termini di cifre, continua senza scosse dall’anno della sua fondazione; nel 2021 la cifra d’affari ha ragigunto i 450 milioni di franchi e l’obiettivo per il 2022 è quello di produrre 5.300 orologi. I modelli femminili rappresentano il 30-35% delle vendite.
EXPORT OROLOGIERO SVIZZERO Marzo 2021: Rispetto all’analogo periodo del 2020, queste le cifre pubblicate su FH: U.S.A.+31,8%, Giappone +23%, U.K.+54,9%; Singapore +19.7%, Germania +43%, Francia +21%; U.A.E.+12.2% e Italia:+17,8%. Ancora negativi invece Cina e Hong Kong rispettivamente con -27,6% e – 9,3%.