Nella cultura cinese il coniglio (“d’acqua” anche se questa definizione ci lascia un po’ perplessi), si lega a caratteri riflessivi, gentili, diplomatici e in senso più ampio a sentimenti di pace; proprio quello che la maggior parte di noi vorrebbe; così l’edizione per il 2023 in tiratura limitata del Blancpain Villeret, con il calendario cinese tradizionale sul quadrante, è anche un augurio che speriamo si avveri.
New year, 2023, will start in China on January 22nd and it will be the year of Rabbit, if you are Born in 1915, 1927, 1939, 1951, 1963, 1975, 1987, 1999, 2011, 2023, you should be kind and lucky.
La Marca elvetica riprende, con un Villeret in platino, ø 45 mm, realizzato in 50 esemplari, la scelta iniziata nel 2012, e al calendario lunisolare della tradizione cinese (i movimenti della luna e la rotazione terrestre attorno al sole) affianca anche il datario di quello gregoriano, un invito per chi non conosce gli ideogrammi ad addentrarsi nella cultura del Celeste Impero. Sul quadrante in smalto Grand Feu il giro delle ore vede applicazioni d’oro, le lancette hanno la forma di una foglia di salvia squelette; la lancetta in acciaio azzurrato a serpentina indica le date smaltate, come sono in smalto le altre indicazioni del calendario cinese: ore doppie, giorno e mese con indicazione del mese intercalare, i segni dello zodiaco, i cinque elementi (legno, fuoco, terra, oro-metallo, acqua) e i sei pilastri celesti; a ciò affianca anche la complicazione della luna, che serve per determinare i mesi del calendario cinese che inizia il 22 gennaio 2023; il capodanno cinese coincide con la seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno. Infine il movimento, visibile dal fondo in vetro zaffiro è il Calibro 3638 a carica automatica e sulla massa oscillante in oro è inciso il simbolo dell’anno del coniglio.