L’Association des Journées Internationales du Marketing Horloger, giunte quest’anno alla XXIV edizione, a causa della pandemia ha dovuto modificate il programma, concentrandolo in una sola giornata, il 18 Febbraio, esclusivamente online (e tutti sappiamo come le connessioni non sempre siano all’altezza dei desideri).
Watch Marketing met an international public online of February 18th, on an interesting theme: young people and their perspectives.
Però la XXV edizione è già prevista a La Chaux-de-Fonds dal 4 al 7 Novembre p.v., a fianco della Biennale del Patrimonio Orologiero che festeggia il decennale e, a partire dal Comitato Organizzatore, tutti si augurano si possa riprendere quel programma che dal 1997 ha fatto di questo incontro un punto fermo nel comparto orologiero.
Con la pandemia il Marketing ha assunto un’importanza ancora maggiore del solito perché servono idee e mezzi tecnologici innovativi per presentare globalmente, o su singoli mercati, i nuovi orologi accettando quindi nuove sfide.
L’incontro del Webinair JIMH 2021 ha avuto per tema i giovani e le loro prospettive. Articolato il programma dell’intero pomeriggio, che ha visto presentazioni di esperti, una tavola rotonda e le possibilità che si aprono alle aziende su temi che interessano i giovani, dai giochi allo sport al fascino dei testimonial. Interessanti le indagini sulle tendenze: oggi sembra che i giovani siano indifferenti a orologi diversi per l’utenza maschile e femminile. Ci stiamo avviando verso produzioni unisex? D’altro canto ricordiamo illustri precedenti, negli anni ’90, con il Daytona Rolex indossato dalle donne e poi la scelta tutta europea di casse con ampio diametro rispetto a quelle di 20-30 mm che adesso troviamo solo negli orologi-gioiello.
Sempre più importante il capitolo dei testimonial, dai VIP dello spettacolo a quelli dello sport: un viso o una performance, legati a un segnatempo ne fanno davvero la differenza per preferenze e, si spera, successivi acquisti. Altrettanto variegate le possibilità offerte dalla rete e dalle diverse piattaforme per trovare argomenti che coinvolgano le giovani generazioni, anzi le giovanissime. Queste sono il futuro, per altro quasi alle porte, visto la velocità impressa dall’evolversi dei mercati. Nelle riposte alle indagini svolte dagli esperti ci è sembrato mancare l’aspetto storico del Brand che invece presenta una valenza mano mano che ci si avvicina ai trentenni. Sembra ridursi il numero di coloro che guardano l’ora sul telefonino, così come quello di chi sceglie i modelli “connected” e ce ne stupiamo visto che gli Apple e simili impazzano, confermata invece la preferenza per l’indicazione analogica rispetto a quella digitale. L’estetica dell’orologio è comunque in pole position e al richiamo del quadrante si sono affiancati anche quelli trasmessi dalla cassa e dal bracciale.
Se nella seconda metà del secolo scorso si guardava ancora al marketing come alla storia del Re Nudo, da alcuni anni ci si trova di fronte ad una scienza esatta, ben supportata dalla tecnologia elettronica; restano poi da verificare la realtà dei mercati e le scelte dei consumatori..