Gli orologi scheletrati stanno vivendo una seconda gioventù, molti grandi Marchi li stanno riproponendo e Piaget ha scelto il Polo, uno dei suoi modelli storici, per proporne una versione speciale.
Squeette watches awe living a new life and Piaget unveiled today its new Squelette Polo.
Forse perché è stato avvertito il desiderio dei consumatori di privilegiare l’estetica dell’orologio senza dimenticare la tecnica. Per assottigliare i componenti al massimo senza comprometterne affidabilità e durata, occorre essere esperti di leghe e metalli, ma anche del lavoro svolto da ognuno di loro per non alterarne il funzionamento. A ciò si aggiunge anche il desiderio sempre più diffuso di vedere ciò che accade dentro un orologio e pochi orologi come uno squelette riescono a soddisfare questa curiosità. Se a tutto ciò si unisce anche la ricerca dell’orologio sempre più sottile ci si rende conto del rinnovato successo degli squelette.
Piaget non è nuovo a queste sfide e quest’anno ha scelto per dimostrare l’eccezionalità dei suoi addetti, un modello iconico nato per essere uno sportivo di lusso, il Polo, nato nell’ormai lontano 1979. Il team dei tecnici e degli stilisti ha lavorato sulla cassain acciaio ø 42 mm, riducendone lo spessore a 6,5 mm (quasi 3 mm rispetto al passato) senza alterarne l’inconfondibile linea estetica data dalla forma curva dalla lunetta rotonda e dal quadrante a cuscino.
Altrettanto importante la lavorazione eseguita sul movimento automatico di Manifattura visibile dal fondo in vetro zaffiro, il Calibro Piaget 1200S, spessore mm 2,4, che accoglie il microrotore decentrato e ha una carica di 44 h; molto bella cromaticamente la versione trattata PVD Blu Piaget, quadrante blu, la massa oscillante è nei toni grigio ardesia e il rotore visibile dal fondo mostra lo stemma della famiglia Piaget, la seconda versione e presenta quadrante e finitura grigio ardesia.
Si è lavorato anche sul bracciale integrato dal disegno lucido e satinato, facilmente intercambiabile con un tradizionale cinturino in pelle.