Christian Dior è tornato a New York con una splendida mostra inaugurata il 10 Settembre al Brooklyn Museum.
A wonderful Dior Exhibition started yesterday at Brooklyn Museum in New York and will be opened till February 22nd, with the name Christian Dior Designer of Dreams.
L’occasione è stata il 70° anniversario del primo viaggio che lo stilista fece nel 1947 negli States (solo l’anno prima era nata la sua Casa di Mode l’8 ottobre) e il nome scelto per la rassegna è perfetto: Christian Dior Designer of Dreams.
La mostra newyorkese, che si è tenuta anche a Parigi, Londra, Shanghai e Chengdu, rimarrà aperta fino al 20 Febbraio 2022. La sua scenografia è fantasmagorica e copre l’intero universo di prodotti che in questi decenni hanno portato ovunque un Marchio simbolo di eleganza.
Noi degli anni ’30, ma anche le generazioni più giovani, ricordiamo bene la redingotte che segnava vitini da vespa e le ampie gonne così femminili, il tutto con tessuti ricercati e magnifici colori. Unico peccato, sotto il nostro profilo, che nella mostra, a quanto pare dalla documentazione fotografia in rete, ci sia solo una vetrina dedicata agli orologi, troppo piccoli per vedere i modelli maschili e femminili apparsi a cavallo del XX e XXI sec. attraverso una serie di passaggi di proprietà del marchio Dior Montres sino al più recente, il Gruppo del lusso LVMH.
Così per gli appassionati di orologi colmiamo la lacuna pubblicando alcune fotografie e un po’ di dati. Ne 2001 Dior Montres di LVMH lanciò sul mercato il Chiffre Rouge, un segnatempo maschile che doveva il nome alla data in rosso brillante e che fu realizzato in diverse versioni, compreso un diver in acciaio w.r. a m.300 con fondo trasparente rosso dal quale vedere il movimento automatico. La collezione comprendeva orologi con casse ø 36, 38 o 39, 41 e 42 mm, movimenti automatici ETA cal.2824 o 2894 certificati cronometri dal COSC, ma anche un cronografo con movimento Zenith El Primero, 36.000 A/h. Nel 2010 ci fu, in tiratura limitata a 100 esemplari il Dior 8 Fuseaux Horaires. Nel 2011 l’8, numero scaramantico nella vita dello stilista (la prima sede dell’azienda è stata nell’VIII Arrondissement parigino e al n° 8 di Place Vendome fu aperta una boutique Dior) diede il nome anche a una famiglia di orologi i Dior VIII, realizzati in 12 versioni, con elementi in ceramica su otto parti della lunetta, e l’indicazione 8 in cifre romane fra gli indici geometrici e il bracciale in ceramica composto da piramidi ortogonali..
La collaborazione con il Maestro Orologiaio Frederic Jouvenot ha dato vita al Calibro inversé con il rotore che appare dal lato quadrante in numerose versioni (con un intreccio di ricami in filo d’oro, con perle e anche con una serie di piume colorate che, ad ogni movimento, si muovono come un vero ventaglio); i quadranti di queste tirature limitate erano in giada, opale, malachite, turchese, le lunette incastonavano pietre preziose in colore coordinato a quello del quadrante e il fondo trasparente era anch’esso colorato; le casse ø 33 o 38 mm erano in ceramica nera o bianca.