Purtroppo le restrizioni imposte dalla pandemia hanno reso impossibile l’abituale presentazione in pubblico (al termine dell’assemblea degli Amici del M.I.H.) dei doni e delle acquisizioni del Museo nel 2020; comunque questi sono i nuovi orologi entrati nel patrimonio museale e visibili nell’esposizione temporanea.
Here new pocket watches and clocks belonging to M.I.H. because of gifts and acquisitions during past year.
Un cronometro da Marina tedesco (n°496) della I Guerra Mondiale, è stato donato dalla figlia di Stephen King-Hall (1893-1966), ufficiale britannico che l’aveva avuto da un ufficiale tedesco alla fine del conflitto. Sempre della I Guerra Mondiale un curioso strumento di precisione firmato Pintsch Berlin, prodotto da Telefunken, per trasmettere informazioni in codice Morse, principalmente durante l’atterraggio degli aerei. Terzo orologio militare un cronometro da Marina elettrico di Leroy (del 1970 circa) impiegato nel Servizio Idrografico e Oceanografico della Marina francese.
Tra i modelli musicali spicca un esemplare dei primi decenni del XIX sec. firmato Piguet et Meylan, nella foto sopra. Al suo movimento, una ripetizione ai quarti su due timbri, collaborarono Isaac Daniel Piguet e Philippe Samuel Meylan; a ogni passaggio dell’ora un carillon mette in funzione le 26 lame per far ascoltare una delicata melodia, che si può fermare quando si vuole.
Un altro quadrante solare equinoziale di François Ducommun, realizzato nel primo quarto del XIX sec. è arrivato a completare la numerosa collezione museale di questi strumenti.
Il M.I.H. infine ha voluto rendere omaggio a Fridolin Wiget (conservatore del Museo e vicedirettore della Scuola di orologeria di La Chaux-de-Fonds) con tre orologi da tasca. Wiget aveva concepito diversi calibri, uno, realizzato con gli allievi della Scuola, fu presentato a uno dei concorsi di precisione degli Osservatori.