L’acronimo significa Gruppo Ardito Watches, impresa artigianale nata in Piemonte cinque anni or sono, grazie alla passione orologiera di quattro amici.
Gruppo Ardito Watches has been founded some years ago by four friends loving watches; this years after Number O, Number 1, Kraken and Dandy with Swiss movement base Eta a new self winding, Lince, is arriving, with Sellita movement.
Il Piemonte è stato la culla di molti orologi, basta ricordarne due soli esempi del XX Secolo: Tradema (il Ma dell’acronimo era Gino Macaluso, che distribuiva Marchi elvetici come Blancpain, Breitling, Hamilton e Girard-Perregaux, che ha avuto anche il merito di aver contribuito in modo determinante al successo dei Breitling, di fondare il Gruppo Sowind di cui faceva parte il Marchio JeanRichard, diventando infine anche proprietario di GP) mentre a Valenza c’è la famiglia Boiocchi con Paul Picot e il rinato Leverette, entrambi prodotti a Le Noirmont (CH).
Tornando ai giorni nostri e alla nascita ad Alessandria del Gruppo G.A.W., il suo primo segnatempo fu chiamato Numero Zero, nel 2016 arrivò il Numero Uno con cassa in bronzo ø 46 mm w.r. a più di 100 m. e movimento automatico svizzero GAW001 su base ETA 2824/2, seguito dall’automatico Kraken con cassa in titanio grado5 ø 46 mm w.r. a oltre 950 bar. Nel 2018 a questi orologi di stile militare si affiancò l’automatico Dandy con cassa in titanio grado 5 ø 44 mm w.r. a 110 bar e quadrante blu soleil.
A questo punto arriviamo al Lince dalle imensioni più compatte, ø 42 mm, con cassa in titanio grado5, w.r a m.110, corona a vite, quadrante blu con effetto degradé e movimento automatico Swiss Made Calibro SW200 (28.800 A/h, riserva di carica di 41h). Lo vedremo sicuramente a Tortona il 25-26 Settembre durante il prossimo W.O.I Watches of Italy 2
Concludiamo dicendo che, secondo noi, per quanto gli italiani amino molto gli orologi e il nostro mercato sia stato a lungo nei primissimi posti per l’import svizzero, sono relativamente poche le imprese che si dedicano alla produzione orologiera. La creatività dei designer comunque ha portato a orologi disegnati e realizzati in Italia, ma equipaggiati con movimenti svizzeri o giapponesi.