Oggi il Museo Poldi e Pezzoli presenta alla stampa lo stemma bronzeo che le Forze dell’Ordine hanno recuperato dopo l’asta nel 2018, che aveva allertato il Museo e i Carabinieri.
Today in Milano, Poldi Pezzoli Museum is unveiling its coat of arms, stolen after the II world War and found, when it appeared on a 2018 Auction, after about 80 years.
È sempre bello vedere quando il bene trionfa sul male e così, ringraziando l’opera dei Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Monza, guidati dal Maggiore Francesco Provenza, spieghiamo la storia di questo stemma monumentale.
Lo aveva ideato fondendolo in bronzo, tra il 1887 e il 1880, l’artista lombardo Lodovico Pogliaghi (Milano, 1857 – Sacro Monte di Varese, 1950). Originariamente decorava la balconata del Salone Dorato che si affaccia sul giardino interno (anch’essa rubata e mai ritrovata); scomparve il 3 dicembre 1946, durante l’apertura del cantiere per i lavori di ricostruzione dopo i bombardamenti del II conflitto mondiale. Raffigura l’arme dei nobili milanesi Poldi Pezzoli, dei quali Gian Giacomo (Milano, 1822 – 1879) fondatore del Museo, fu il discendente più noto. Di forma ovale è sormontato dalla corona e la cornice si sviluppa in volute, nastri e corde, nella parte superiore c’è una conchiglia e ha fronde di quercia ai lati; nel 1° quarto un gallo fissa un sole d’oro; nel 2° quarto un’aquila, nel 3° quarto un piede e infine nel 4° quarto nuovamente l’aquila.
Da oggi lo stemma ha trovato una nuova sede più riparata, l’ingresso del Museo sul cornicione di accesso allo Scalone Antico dove tutti possono ammirarlo.