Se vogliamo essere critici sullo scappamento a tourbillon su un Omega da polso, potremmo dire che dopo il primo, nato nel 1947, il secondo arrivato nel 1994 non ebbe, agli inizi l’impatto meritato.
First Omega tourbillon was born in 1947 and in 1994 the self-winding with central escapement could have meet a better success (I remember it at Baseworld), after 10 year arrived the first tourbillon Chronometer COSC certified and today the new De Ville can afford magnetic field till 15.000 gauss.
Il segnatempo automatico con tourbilon centrale, ideato dal giovane orologiaio Daniel Strom (figlio di Armin) allora in forze alla Fabbrica biennese, era stato esposto Baselworld nel corridoio alle spalle della Swatch Square, in mezzo ad altre novità. Anche grandi giornalisti-editori erano passati in fretta senza degnarlo di uno sguardo.
A me era piaciuto subito e ripassando davanti alla vetrina dopo alcune ore notai che qualcosa era cambiato. Per forza, era arrivato un importante cliente dal Medioriente che se lo era accaparrato, inutile quindi metterlo in mostra, comunque su Orologi da POLSO gli dedicai due pagine. In seguito ne ho scritto il 24 luglio 2016 e oggi mi sembra giusto ricordarlo ancora perché Omega ne ha realizzato una versione, certificata cronometro dal COSC (il primo Tourbillon Omega che ottenne la certificazione risale al 2004) con la gabbia del tourbillon che ruota in un minuto indicando i secondi, anche sotto un campo magnetico di 15.000 gauss.
Il movimento è il Calibro Omega Co-Axial Master Chronometer 26040, visibile dal fondello, i ponti e la platina centrale sono in oro SednaTM 18K molati a mano e nello stesso oro sono cassa, lunetta, corona e quadrante, con finitura spazzolata a raggi di sole, trattato PVD nero sul quale risaltano le lancette misteriose in titanio ceramizzato. Con una garanzia di 5 anni il nuovo tourbillon è prodotto in tiratura numerata, nella confezione oltre al certificato con il numero dell’orologio anche un carica orologio e un astuccio da viaggio.