Il 12 Agosto abbiamo scritto del quinto anniversario del Marchio che Karl Fréderic Scheufrle ha fatto rivivere, terminando l’articolo con l’annuncio di un orologio da polso ispirato al Clock n°6 (recentemente restaurato) del Maestro Berthoud, e che sarà senza dubbio la stella del Marchio durante i Geneva Watch Days.
On August 12nd we wrote about V Anniversary of the Brand bought by K.F.Scheufele but founded by F.Berthoud on XVIII Century; now the new Chronometer FB-2RE with many details inspired to FB Clock n°6, is born; two versions in white or rose gold and only 10 pieces for everyone.
La cassa, ø 44 mm, in oro rosa o bianco con un oblò sulla carrure a ore 10 (per ammirare l’architettura a pilastri, il bariletto e la catena) ha una grande corona dinamometrica (sistema di disaccoppiamento) con medaglione di ceramica nera; il sobrio quadrante nero o bianco a due livelli in smalto Gran Feu con analoghi indici e il nome della Marca completato da “Chronomètre Val de Travers Suisse”, ha lancette ore e minuti in oro bianco o rosa azzurrato, è azzurrata anche quella della riserva di carica sul retro dell’orologio; la lancetta centrale dei secondi, che pesa 0,01 grammi riducendo così il peso trascinato dal remontoir, è in titanio dorato per la versione in oro rosa e azzurrato per quella in oro bianco; il vetro zaffiro bombato è a cupola, il fondo cassa a vite è in vetro zaffiro.
Il movimento a carica manuale è il Calibro FB-RE.FC, forza costante con trasmissione a fuso e catena con fuso e bariletto sospesi, cioè fissati su un solo punto della platina; due i brevetti ottenuti: uno per il fuso (sistema di differenziale di carica) e uno per il bariletto (sistema di arresto a Croce di Malta); la catena è composta da 790 elementi ed è lunga mm 285; il remontoir d’egalité ha un dispositivo di arresto dei secondi (secondi morti) che ferma il bilanciere quando la corona è estratta garantendo la massima precisione cronometrica durante la messa all’ora sincronizzata con un orologio di riferimento. Bilanciere Ferdinand Berthoud a due bracci e inerzia variabile, A/h 18.000, 26 ponti in alpacca, di forma particolare, fissati su 10 pilastri in acciaio che trattengono gli organi meccanici, così come accadeva nei cronometri da Marina di Berthoud.
L’intera architettura del movimento vede gli organi sistemati in posizione simmetrica. Le finiture sono quelle della più alta orologeria: ponti rifiniti frosting, prima della foratura e fresatura il grenage è manuale così come la smussatura e l’anglage dei componenti; il ponte del bariletto in acciaio a forma di freccia è lucidato a specchio, bariletto e fuso sono satinati come i 790 elementi della catena e il controllo qualità è osservato con lente 6x, più forte di quelle usate di solito. Infine non va dimenticato che dal 2013 il Gruppo Chopard si è impegnato per usare l’oro cosiddetto etico, proveniente cioè da miniere certificate Fairmined che garantiscono conformità agli standard ambientali e sociali.