Ai più giovani il Marchio Gerald Charles può non dire molto, ma chi ha conosciuto Gerald Genta, il grande Maestro che ha disegnato il Royal Oak, il Nautilus e molti altri (compreso il Bvlgari-Bvlgari per il quale litigò con Nicola Bvlgari: le lettere del nome del gioielliere non potevano coincidere con le ore del quadrante) sa benissimo che Genta aveva due nomi: proprio Gerald Charles.
Perhaps for young people Brand Gerald Charles, registered in the first years of our millenary, doesn’t belong to historic watch brands but who knew Gerald Genta, greatest designer, knows very well that Charles was the second name of mr.Genta. Today the Brand belonging to international investors (Genta died in 2011) unveils a new Anniversary watch.
Avendo venduto azienda e marchio al dr.Tai (suo distributore asiatico che poi decise di venderli a Bvlgari) Gerald Genta si era impegnato, come d’uso, a lasciare il comparto dove aveva dominato con la sua intelligenza (ma potremmo anche dire genio e sregolatezza) per quasi trent’anni. Aveva deciso di dedicarsi all’altra sua grande passione, la pittura. Non riuscì però a restare a lungo lontano dal magico mondo degli orologi e vi tornò con il Marchio Gerald Charles, distribuito in Italia da Les Griffes, di cui a vario titolo, facevano parte componenti della famiglia Ziviani (Franco Ziviani era lo storico distributore italiano di Audemars Piguet e alla fine degli anni ’90 era stato nominato CEO della filiale italiana AP).
Dopo questa clip storica, eccoci a parlare di Gerald Charles e dell’orologio Maestro, nella foto sopra, che ricorda il ventesimo anniversario del Marchio. Prodotto in Svizzera da un gruppo di investitori che comprende anche Federico Ziviani, nipote di Giampaolo, fratello di Franco, è un modello con cassa ottagonale, la forma geometrica preferita da Mr Gerald, anche se ammorbidita da alcune curve.
Sul retro la cassa presenta una particolarità, gli esemplari sono 252 e ognuno reca l’incisione “mese-anno” (a partire dal gennaio 2000 sino al dicembre 2020). Il disegno della cassa era fra quelli lasciati dal Maestro, il materiale è l’acciaio L316, ma l’impermeabilità arriva a m.100, limite che oggi è il minimo per un orologio di quella fascia e di facile portabilità; anche il cinturino in caucciù riprende un’idea del Maestro ispirata alla costruzione delle Piramidi.
E qui per analogia abbiamo avuto un flash (la foto è del 1994) il ricordo di quella fantastica Grande et Petite Sonnerie di Gerald Genta, per allora l’orologio da polso più complicato al mondo (automatico con scappamento a Tourbillon, Q.P., secondo fuso, doppio indicatore riserva di carica, spessore del movimento mm 8,4) con la cassa a gradini, come una moderna Piramide, nella quale erano riuniti oltre mille componenti, realizzata per il 25° della Gerald Genta; allora il costo di questo capolavoro complicato era quasi di un miliardo di lire o un milione di dollari.
Concludiamo con altri ricordi del 2004: la foto del Gerald Charles Jumbo, cronografo equipaggiato con movimento Dubois-Depraz, la cui cassa dall’estetica molto personale, non era né rotonda né ovale, con anse integrate e quella della collezione femminile Star Lady al quarzo con cassa rotonda ø 35,5 mm, quadrante a effetto specchio, vetro tagliato a faccette diamante, un’idea sempre di Gerald Genta, e lunetta preziosa.