Il 21 luglio 2019 nell’articolo “Luna tu…” avevamo presentato il nuovo Moonwatch in platino che custodiva la riedizione del Calibro 321 a carica manuale (18.000 A/H, autonomia 55 ore, cronografia con ruota a colonne) un gradito ritorno per tutto ciò che nel tempo ha concorso a formare il mito del Moonwatch.
On last July 21st we wrote about a Moonwatch with platine case and Movement new Caliber 321, today the Firm has unveiled a new version with steel case, according to tendence shown by other important Brand and by public.
Oggi il Calibro 321, ispirato a quello del passato, è custodito anche in una versione con la cassa in acciaio ø mm 39,7 dalle anse molto diritte (anche il bracciale è in acciaio); la lunetta in ceramica nera lucida [ZrO2] ha la scala tachimetrica con indici in smalto. Sul quadrante nero i piccoli secondi. i contatori dei 30 minuti e delle 12 ore e il logo vintage del Marchio.
Completata così una rapida scheda tecnica, passiamo ai ricordi, a quel lontano 1957 quando Ed White passeggiò nello spazio con al polso lo Speedmaster equipaggiato co il Calibro 321, lo stesso che venne poi impiegato per lo Speedmaster ST 105.012 della luna. Infine la cassa in acciaio pone questa versione nell’ambito delle più moderne tendenze (basta ricordare a questo proposito le scelte di Rolex e Patek Philippe). Pensiamo che la saga dei Moonwatch non si esaurirà con le propost presentate in luglio e in questi giorni, anche perché l’impresa di White è stata seguita da altre missioni spaziali culminate con l’allunaggio e con la passeggiata di E.Cernan, l’ultimo uomo ad aver calpestato il suolo lunare; quindi per appassionati e collezionisti ci saranno senza dubbio altre sorprese sapientemente centellinate nei programmi di Bienne.