A La Chaux-de-Fonds e tra i produttori di orologi la Jean Singer & Cie SA è ben conosciuta, ma non altrettanto si può dire tra gli appassionati di orologi; eppure il quadrante è una componente essenziale, soprattutto in un’epoca come la nostra in cui l’estetica la fa da padrone.
An exhibition till March 20th shows 100 years of Singer dials; two special books: Singer centime and Singer cent ans, cent montres can be bought st Museum boutique.
Così l’anniversario dei cento anni raggiunti da quella che familiarmente viene definita “la Singre”, meritava un palcoscenico d’eccezione: il Museo Internazionale dell’orologeria di La Chaux-de-Fonds, con una mostra che si chiuderà il 20 Marzo 2020.
L’esposizione ideata da Ziegler&Ziegler parte dal 1919, quando Jean Singer e i figli Jean-Charles e Paul fondarono l’azienda. Negli anni ’50 la direzione fu presa da Rolf Engisch che, dopo la morte di M.me Jeanne Singer, nel 1971, ne proseguì l’eredità insieme a quattro colleghi. Dal 1975 al 2012 il timone fu preso da Jean Claude Engisch, mentre dal 2012 l’impresa è diretta da Joris Engisch. Un esempio di come famiglie estranee a quella del fondatore possano continuarne con successo l’attività (e ci viene in mente la Patek Philippe che da quattro generazioni appartiene dalla famiglia Stern). Tra i pannelli espositivi abbiamo messo in risalto “il tempo delle sfide”, l’impegno attuale in un momento particolarmente difficile per l’industria orologiera. Non a caso un’intervista di Le Temps, riportata sul n°18 della Revue FH, cita il pensiero di alcuni industriali, fra i quali Joris Engisch, convinti che non solo i Marchi famosi, ma tutto l’indotto debba riuscire a rinnovarsi mostrando una maggiore creatività per attirare anche le nuove generazioni.