John Rupert, patron del Gruppo Richemont, ha avuto parole di elogio per la produzione dei gioielli Buccellati, Marca che da pochi giorni, dopo essere diventata cinese, è entrata a far parte del suo Gruppo.
Since a few days Italian Brand Buccellati belongs to Richemont Group and John Rupert spoke about its beautiful jewellery. On last Century many VIP were Buccellati’s clients (from Senatore Borletti to Gabriele D’Annunzio) and in order to remember friendship between his father and the Poet Lorenzo Buccellati organized in Montenapoleone a private Museum; we gave him some pictures taken at Vittoriale in the Sixties (from luxury bathroom to the table with the golden turtle D’Annunzio gave to Tazio Nuvolari, to wardrobe and others). Buccellati is kwon mainly for jewels, watches were few, even if on 2014 Andrea and Luca made “Autore” a special collection.
Il Marchio, fondato da Mario Buccellati nel 1919, fa così da contraltare all’altro grande gioielliere fiore all’occhiello di LVMH, a differenza di Bvlgari però non porta in dote orologi, ne aveva realizzato pochi e quasi tutti opera di Gianmaria Buccellati (uno dei figli di Mario che si era diviso dai fratelli Lorenzo e Federico per creare una sua azienda, aprendo in seguito un negozio a Parigi all’angolo di Place Vendome e prendendo parte a grandi mostre celebrative negli Stati Uniti). Lorenzo invece aveva continuato a gestire il negozio di Montenapoleone. Sin dal 1919 c’erano stati molti clienti VIP, da Senatore Borletti a Gabriele D’Annunzio (quest’ultimo senza dubbio il più noto, fiore all’occhiello, ma cattivo pagatore per quanto ordinasse spesso gioielli per le sue fiamme). E proprio per ricordare l’amicizia tra suo padre e il Poeta, Lorenzo, in Montenapoleone 24 (dove si era spostato quando Louis Vuitton aveva comprato tutto lo stabile sul lato opposto della via) aveva creato un piccolo museo al quale collaborammo anche noi con una serie di fotografie in b.n, fatte con un permesso speciale nei primi anni ’60 al Vittoriale (dal fastoso bagno, al guardaroba ricco di giacche e vestaglie, dal tavolo dove c’era il ricordo della tartaruga donata a Tazio Nuvolari con la dedica “l’animale più lento all’uomo più veloce” alla Sala delle Reliquie con il motto ideato anni prima per la La Capponcina: “Cinque le dita Cinque le peccata” (i peccati mortali per D’Annunzio erano 5 e non 7, mancavano infatti lussuria e avarizia che non lo toccavano).
Tornando a parlare di orologi, nel 2011 la terza generazione dei Buccellati si era riunita e Andrea, nel 2014, aveva lanciato una collezione chiamandola Autore, ma il core business per lui e per il cugino Luca, restavano i gioielli e l’impareggiabile leggerezza dell’oro o del platino lavorati come un pizzo prezioso. Nel Gruppo Richemont adesso Buccellati si troverà a competere con colossi come Cartier e soprattutto Piaget, non sarà vita facile anche se si tratterà di una “nicchia” e quindi tutti i nostri migliori auguri a un emigrato di lusso.