La tentazione di entrare in un mercato molto ampio come quello degli orologi sportivi deve essere ben forte se, sperando di imitare il Nautilus di Patek Philippe (o più lontano negli anni il Royal Oak di Audemars Piguet) P.F.Journe vi si è recentemente avvicinato con una linea Sport, Vacheron Constantin arricchisce i suoi Overseas e, per segnare, un nuovo indirizzo produttivo A.Lange&Sohene ha presentato in ottobre la nuova collezione Odysseus.
Entering sport field with steel case watches must be a big temptation (from F.P.Journe to historical Brand like Audemars Piguet, Vacheron Constantin and Patek Philippe) and A.Lange&Sohene unveiled on October 24th its sixth collection: Odysseus with a steel self-winding model.
Al di là del nome che ricorda i Jaeger-LeCoultre di diversi anni fa, perché le reminiscenze scolastiche orologiere si fermano a Omero e nessuno pensa a Virgilio e all’Eneide? Forse perché i buoni non fanno notizia e chi è trasgressivo, come Ulisse in cerca sempre di nuove avventure, affascina?
La nuova collezione di orologi in acciaio vorrebbe segnare, nel 25° anniversario della rinascita della Maison dopo la II Guerra Mondiale, un nuovo punto di partenza per la Marca sassone, addirittura un modello “Concept”. Presto per dire se riuscirà nell’intento di catturare il pubblico, visto che si confronta nell’orologeria del più alto target, con Nautilus e Royal Oak.
Il nuovo Calibro L155.1 Datomatic – A/h 28.800, 31 rubini, spirale made in house e 312 il numero dei componenti – presenta un nuovo tipo di scappamento, ha il rotore scheletrato in platino e una riserva di carica di 50 h, le grandi finestrelle (mm 2,4) per la prima volta indicano data e giorno scritto in inglese, la decorazione è quella dell’alta orologeria. Però al di là della tecnica c’è la componente estetica che sta assumendo una valenza in continuo aumento. L’Odysseus è in acciaio una “prima”, dopo che per molto tempo le collezioni di questa Maison, sono state prodotte in oro o platino, ma anche qui ci sono precedenti illustri, ad esempio gli Overseas di Vacheron Constantin il cui CEO aveva detto sul finire del secolo scorso che non ci sarebbe mai stato un Vacheron Constantin in acciaio, ma in orologeria mai dire mai, si rischia di essere sconfessati dalle esigenze di mercato.
La cassa del nuovo segnatempo, ø 40,5 mm w.r. a m.120, spessore mm 11,1, è rotonda e riprende, fin troppo, lo stile degli orologi d’oro; su entrambi i lati della carrure un profilo sporgente e un alternarsi di superfici levigate e satinate là dove si innesta la corona che, vista la resistenza a 120 bar, è a vite; il quadrante di un bel blu è su più livelli, ha le lancette in oro bianco come gli indici, e presenta finiture diverse sulle superfici. Il bracciale a cinque maglie, integrato nella cassa e con fibbia deployante, può essere regolato allungandosi anche di 7 mm con un pulsante, senza aprire la fibbia. Da ultimo il prezzo: 28.000 Euro non sono certo da affrontarsi a cuor leggero, ma l’esclusività si basa anche su questo.