Si è svolta a Berlino la 13° tappa del Global Tour ideato da J.Tops, che ha unito attraverso più continenti, i migliori cavalieri al mondo partendo da Doha e toccando poi l’America del Nord, la Cina, l’Europa e ancora Canadà, New York e Praga per la finale. Dal 6 all’8 settembre è in calendario anche Roma, che durante i XVII Giochi Olimpici del 1960 ospitò gli sport equestri vedendo Raimondo e Piero D’Inzeo, rispettivamente oro e argento nel salto a ostacoli (e nel salto ostacoli a squadre con Antonio Oppes si aggiudicarono anche il bronzo).
Longines Global Tour 2019 was in Berlin on July 26-28 and on next September the Tour will be in Rome where in the Sixties XVII Olympic Games were held and Raimondo and Piero D’Inzeo won gold and silver medals.
Nella capitale tedesca molti i cartelloni come questo – fotografato al volo da una Jeep Cherokee; (a dire il vero anche un altro evento, quello del gay-pride si era svolto in quei giorni nel centro della città, mobilitando la polizia che ha chiuso le vie del centro con grande gioia degli automobilisti), ma torniamo agli sport equestri che da molti anni vedono Longines in primo piano anche per le modernissime attrezzature tecniche per rilevare tutti i percorsi di cavalli e cavalieri (o amazzoni). Qui, per amore della lingua italiana, facciamo un piccolo appunto a chi (e sono molti) scrive cavallerizza (cioè l’atleta che si esibisce al circo) oppure stalla invece di scuderia.
Dani G.Waldman (ISR) su Lizziemary ha vinto a Berlino, ma avendo già vinto il Global Champions Tour Super Grand Prix di novembre, la vittoria è stata assegnata al tedesco Ludger Berbaum secondo classificato. L’evento è stato anche l’occasione per mostrare al pubblico il nuovo Longines Conquest V.H.P. al quarzo la cui precisione garantisce uno scarto di +- 5 secondi all’anno.