Fra pochi giorni Ginevra diventa la capitale mondiale dell’orologeria anche se “Mai dire mai” sembra essere un leit-motiv costante in questo campo: il SIHH (prima e dopo Baselworld o in gennaio per essere pronti alle consegne prima dell’estate, motivazione sostenuta dal marketing) torna al passato con l’appuntamento del 2020 previsto a ridosso di Baselworld e dove, salvo ripensamenti, non accoglierà né Audemars Piguet né Richard Mille.
Within seven days Genève will be watches’ world capital, here some useful addresses even if 4 or 5 days are ot enough to see all interesting novelties.
Ma andiamo con ordine partendo dai Marchi più piccoli e da coloro che, lasciata Basilea hanno optato per presentazioni singole o collettive durante la seconda settimana di gennaio.
ESPACEFEST BARTON 7 nell’omonima via (il CS si premura di specificare che è a poche decine di metri dal Kempinski) dal 13 al 17 ospita le novità di Singer, Claude Meylan, Beauregard, Preziuso, Ballouard, Kryon, Karoshim Anonimo, Atelier du bracelet, Vodaux
WPHH il Gruppo Franck Muller Watchland SA espone come sempre nella sede di Genthod e, per la 29^ edizione, promette meraviglie, non solo di tecnica, ma anche di ironia.
SIWP, quinta edizione al Casinò du Lac (Carrouge Genève) dal 12 al 16/1 con una ventina di espositori tra i quali Vincent Calabrese, Greco Genève, Pilo&Co, Ollivier Saveo, Carl Suchy & Sohene, David Van Heim, Watché
BUBEN&ZORWEG è al Fours Seasons dal 14 al 18 nella Salle des Nations
CZAPEK l’appuntamento di questa giovane azienda nata tre anni or sono, è in Rue de Corraterie 18 dove proprio in questi giorni è stata inaugurata la prima boutique monomarca della Maison
DE BETHUNE dal 14 al 17 espone alla Terrasse De Bethune Hotel Beau Rivage
DE GRISOGONO al Four Season nella Royal suite (e dove se no?) dal 13 al 18 con i gioielli del 25° anniversario e gli orologi del 18°, fra questi i preziosi Cascade e la collezione New Retro, ideata nel 2008 ma lanciata nel 2015, che promette interessanti novità top secret fino al 13 p.v.
FRANK DUBARRY è al Mandarin Hotel dal 14 al 17
HYSEK dal 12 al 14 al Ritz Carlton
KERBEDANZ ha scelto il Four Sesason Hotel des Bergues al primo piano
F.P.JOURNE con la collezione élegante è al Carré des Horlogers del S.I.H.H. e con tutta la sua produzione nella sede di rue de la Sinagogue 40
LOUIS MOINET anche quest’anno è con Crownology Lab al Beau Rivage dal 13 gennaio.
Al PALAEXPO il S.I.H.H. apre il 14 gennaio e il 17, ultimo giorno, è aperto al pubblico previo acquisto del biglietto.
Questi i Marchi presenti: A.Lange & Söhne il nuovo Datograph Up Down Lumen dotato del Calibro di Manifattura L.951.7 a carica manuale, è realizzato in 200 esemplari e ha un rivestimento speciale sul quadrante che filtra la luce, più è buio maggiore è il contrasto delle indicazioni sullo sfondo scuro; per Audemars Piguet e Richard Mille dovrebbe essere l’ultima presenza al SIHH, la prima Maison ha presentato a Dubai – e la scelta la dice lunga sui mercati privilegiati – i nuovi colori dei cronografi automatici Royal Oak Offshore Ceramic blu e verde per le casse in acciaio e brown per quella in oro rosa, la seconda si rivolge al pubblico femminile con pietre preziose incastonate nella lunetta in ceramica del suo RM07-01; Baume & Mercier punta sul Clifton; Bovet torna al S.I.H.H. dopo avervi preso parte per tre anni, nel 1998-1999 e 2000, forte dell’Aiguille d’or al GPHG per il Grand Sonnerie; Cartier (imponente il suo maxi Dual Time squelette); Girard-Perregaux (il Laureato nato nel 1975 si presenta con cassa e bracciale in acciaio e funzioni Q.P.), Greubel Forsey; Hermès; IWC dedica il 2019 all’aviazione con diversi Pilot’s watches; di Jaeger-LeCoultre molto bello l’Ultrathin con quadrante in smalto e le fasi di luna; da Montblanc oltre a cronografi automatici TimeWalker con quadranti retro o tipo Panda, il pezzo forte è lo Star Legacy Nicolas Rieussec cronografo in oro ø 44,8 mm movimento di Manifattura MBR200; Panerai ha un nuovo Submersible cronografo fly-back professionale w.r. m.300; Parmigiani Fleurier torna alle origini con un cronometro Toric che presenta una decorazione concentrica guilloché sul quadrante e un’altrettanto preziosa zigrinatura sulla lunetta, entrambe realizzate artigianalmente; Piaget punta sull’Altiplano con 28 esemplari del Tourbillon ø 41 mm; 300 esemplari di un modello ø 40 mm con quadrante blu in meteorite e infine una versione High Jewellery ø 36 mm con diamanti taglio baguette; Roger Dubuis è sempre più vicino alle automobili da competizione con l’Excalibur Hurracane Performante (88 esemplari) in titanio tecnico con dettagli in giallo, il movimento è il Calibro RD630 squelette il cui bilanciere è inclinato a 12 gradi, il cinturino riprende il disegno dei battistrada Pirelli P Zero; Ulysse Nardin sempre legato al mare, ha i nuovi Diver ø 42 mm w.r.m.300, ma è anche birichino e divertente il suo Pin-Up hours striker che, sul quadrante in smalto, ha una pin-up coperta da smalti policromi mentre il movimento batte le ore e le mezze; Vacheron Constantin nella collezione Les Cabinotiers al top della produzione il nuovo Ripetizione minuti Tourbillon in oro bianco e diamanti, ø 45 mm che sul retro indica il tempo siderale, i mesi e ha la carta del cielo, il movimento sviluppato e realizzato in house è il calibro 2755; ancora più eccezionale con la cassa d’oro impreziosita da artistiche incisioni, il Grand Complication Phoenix che di complicazioni ne ha 15: 1. Ripetizione minuti, 2. Tourbillon, 3-6 Calendario perpetuo (data, giorno della settimana, mese, anno bisestile) anche se generalmente si pensa al Q.P. come a un’unica complicazione, 7. Riserva di carica, 8. Equazione del tempo, 9. Ora dell’alba, 10. Ora del tramonto, 11. Carta del cielo, 12. Età e fasi della luna, 13. Ore e minuti siderali, 14. Stagioni, segni zodiacali, 15. Indicatore di coppia della suoneria, il movimento a carica manuale è stato sviluppato in house; entrambe le novità hanno ovviamente il Punzone di Ginevra. Assente invece tra i Marchi Richemont VanCleef&Arpels, che, proprio per le splendide creazioni realizzate negli ultimi anni, ha deciso di concedersi una pausa.
Al Carré des Horlogers del S.I.H.H. dedicheremo un articolo dettgliato a Salone aperto (molti gli Embargo sino all’inaugurazione), per ora diciamo che sono presenti Armin Strom, Christophe Claret, Chronométrie Ferdinand Berthoud, DeWitt; F.P.Journe con la collezione elégante, l’intera produzione invece è nella sede ginevrina; Grönefeld (i fratelli olandesi hanno tenuto a comunicare che, con il loro nuovo 1941 automatico di Manifattura, saranno anche a Baselworld), H. Moser & Cie, Hautlence, HYT, Karl Voutilainen, Laurent Ferrier, MB&F, Ressence, Romain Gauthier, RJ, Speake-Marin e Urwerk.
Insomma una girandola di nomi e impegni per i quali i giorni espositivi probabilmente non sono sufficienti per chi fa degli orologi uno strumento di lavoro.