I Maestri orologiai indipendenti mi entusiasmano quando presentano le loro creazioni, spesso in maniera segreta per non turbare le strategie commerciali del Marchio che ha acquistato (o ordinato) un nuovo movimento; ne conosco molti e qualcuno è fra i miei cari amici.
Some independent Watchmakers are my friends, one of these is Antoine Preziuso. I met him last March (see the article published on March 27th); here something we spoke about together and the Trillion Tourbillon of Tourbillona he Made with his son Florian.
A qualcuno di loro mi lega un’amicizia che risale all’ultimo decennio del secolo scorso, Antoine Preziuso è uno di questi. Quando l’ho intervistato non aveva ancora raggiunto quella notorietà derivatagli dalla realizzazione per HarryWinston dell’Opus Two nel 2002, ma quel successo non gli ha mai dato alla testa. Proprio a Baselworld 2019 commentavamo quanto accaduto ad altri grandi nomi dell’orologeria e mi ha colpito una sua frase: ho seguito i consigli di chi era più esperto di me e diceva, “Antoine resta nelle tue dimensioni, non allargarti troppo”. Filosofia che tuttora segue; ha trasferito l’atelier nella casa dove abita e proprio come i Cabinotiers di un lontano passato ha casa e bottega nello stesso luogo; all’ultimo piano sotto il tetto c’è tanta luce e si lavora bene. Probabilmente ha ricevuto nel corso di questi decenni proposte per vendere il Marchio, che poi è il suo nome seguito dalla città dove è nato (anche se l’origine della famiglia paterna è italiana), ma non ha ceduto alle lusinghe, anche perché non si è mai “allargato” (sua sponte o perché spinto da soci a chiedere finanziamenti esterni che prima o poi vanno ripagati). E qui basterebbe ricordare Gérald Genta, ma ce ne sono molti altri che, dotati di grande talento, sono poi stati estromessi dalla vita attiva della loro ex azienda. Mi aveva colpito molto la risposta di Roger Dubuis al quale diversi anni fa avevo chiesto se c’era qualcosa che rimpiangesse nella sua vita di successo: “L’aver venduto il mio nome”; ne ho accennato ad Antoine che annuendo ricordava come Roger abitasse vicino alla nuova grande Manifattura, ma non potesse accedervi.
Sposato sempre con la stessa moglie (al giorno d’oggi quasi una “breaking news” visto che se ne innamorò quando aveva 18 anni e studiava alla Scuola di orologeria) Antoine ha due figli, che sebbene in modo diverso, la figlia si occupa brillantemente di gioielli, lo affiancano nell’attività.
Sull’onda dei ricordi però finisce che non scrivo del Trillion Tourbillon of Tourbilllons un esemplare unico, fantastico e che per me rappresenta l’eccezione alla regola. Infatti è noto che gli orologi gioiello non mi entusiasmano, ma qui i diamanti baguette finiscono quasi per passare in secondo piano, di fronte al movimento meccanico ideato e realizzato in House da padre e figlio. Da diversi anni infatti Florian affianca il padre nell’arte dell’orologeria tradizionale e in alcuni momenti lo sopravanza con l’audacia propria dei giovani.
Per chi comprende la complessità di un Calibro meccanico nato dopo un decennio di studi e ricerche, ne pubblichiamo l’esploso ricordando che lo proteggono tre brevetti internazionali. I tre tourbillon, collocati al centro della platina e disposti in modo che gli assi formino un triangolo equilatero, ruotano in un minuto mentre l’insieme sulla platina effettua sei giri del quadrante in un’ora, cioè una rotazione ogni dieci minuti. Questa collocazione originale consente il fenomeno della risonanza, accentuando quindi la precisione del movimento; il triplo differenziale agisce come un unico sincronizzatore fornendo un’energia costante dal doppio bariletto. La cassa in oro bianco è imponente, ø 47 mm, i diamanti sono 233 taglio baguette per un totale di 24 carati. Questa la scheda tecnica: movimento Antoine Preziuso AFP/TTR3-D, carica manuale, spessore 10,8 mm, trasmissione triplo differenziale planetario centrale, organo regolatore tre tourbillon satelliti planetari, A/h 21.600, componenti 560 di cui 65 per il triplo differenziale, 6 cuscinetti a sfere di diametro infinitesimale (mm 0,013); rubini 65, doppio bariletto in parallelo.